Quando nacque la Mercedes Classe A
Per la prima volta la Mercedes Classe A vide la luce nel 1997. Com’è noto ai più appassionati, però, non fu esattamente un lancio felice. Se da un lato Mercedes stava proponendo un progetto nuovo, dall’altro questa monovolume dimostrò di avere seri problemi di stabilità nel corso della canonica prova dell’alce. Si cappottava, semplicemente. A lei infatti dobbiamo l’arrivo dell’ESP sulle auto, poiché furono richiamati tutti i modelli già venduti per essere dotati di un controllo di stabilità. Ma la A190 Twin Study è differente. Arrivò successivamente, ma solo per dimostrare come Mercedes imparasse dai propri errori.
Il progetto Mercedes A190 Twin Study



Un nome come quello di Mika Häkkinen – uno sconosciuto, no? – venne associato a quello di una serie estremamente limitata di Mercedes Classe A. Uno studio sostanzialmente, da cui poi deriva anche il nome. Il finlandese aveva appena vinto il Campionato di F1 nel 1998 e quindi quale migliore occasione per AMG di far vedere di cosa fosse capace e ripristinare anche il nome di un modello partito solamente con il piede sbagliato? Qualche testa calda in AMG pensò allora di prendere una di quelle monovolume, motorizzata con un 1.9 litri benzina da 125 cavalli, e raddoppiare la posta in gioco. Venne montato un secondo motore nel bagagliaio, analogo, facendo così schizzare la potenza massima a 250 cavalli. Il cambio rimaneva invariato, ma stavolta doveva gestire il doppio motore…e la trazione integrale.
Per sostenere l’aumento di potenza e la velocità massima di 230 km/h vennero allargate le carreggiate di 2 cm, irrigidite le sospensioni, montati cerchi da 18 pollici e maggiorato l’impianto frenante. Paraurti anteriori e posteriori vennero fatti in carbonio e disegnati da Klaus Busse.



Solo uno di questi esemplari vennero costruiti inizialmente, per giunta in Italia, ma altri tre seguirono a ruota. Dei quattro solo uno è finito ad un collezionista privato, mentre gli altri sono stati dati al Museo Mercedes ed ai piloti Coulthard e Häkkinen.
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