Ogni auto ha bisogno di uno sviluppo certosino

Prima di arrivare sul mercato ogni auto ha bisogno di uno sviluppo molto serio. Simulazioni e test su strada sono fondamentali per raggiungere gli obiettivi posti in fase di definizione del progetto, siano essi rendere l’auto al top delle prestazioni o guidabile da chiunque. Ultimamente si è parlato spesso della nuova Cupra Born, la piccola peste nata dal marchio ad alte prestazioni di Seat. Piccola, elettrica ma con tanto carattere. Come si potrebbe mai sviluppare un’auto del genere? Ci hanno pensato i piloti Jordi Gené e Mattias Ekström a renderla “guidabile da chiunque”.

Piloti come collaudatori

Collaudi e sviluppo Cupra
La Cupra Born durante i test di sviluppo

Seppur la figura del pilota e quella del collaudatore siano ben distinte e con ruoli e competenze specifiche per ognuno, spesso i piloti vengono inglobati all’interno del programma di sviluppo veicoli. Jordi Gené e Mattias Ekström sono stati chiamati in causa a spingere la piccola Cupra Born su qualsiasi manto stradale fosse venuto in mente ai progettisti, con un risultato che rispecchia il carattere distintivo del neonato marchio rappresentato dal logo del tribale. L’idea alla base della Born, così come ogni CUPRA, è che “i veicoli CUPRA siano precisi, dinamici e trasmettano molto bene le sensazioni della strada“.

Le prime fasi di sviluppo della Cupra Born

Il primo approccio nello sviluppo della Cupra Born è stato quello di affrontare strade e condizioni ambientali molto diverse tra loro. Asfalto asciutto, strade scivolose, ghiaia, ghiaccio, asfalto bagnato e strade sterrate. Tutto è servito per rendere l’auto capace di trasmettere al pilota tutte le sensazioni di guida possibili, così che chiunque possa guidarla nel modo che più preferisce.

Il problema dello sterzo

Nel corso dello sviluppo uno dei problemi che hanno affrontato i piloti, a bordo della Born, è stato lo sterzo. Inizialmente non era facile entrare in curva in modo preciso con la piccola Cupra, quindi un risultato lontanissimo da ciò che stavano cercando in fase di progetto. Essendo poi la prima auto Cupra a trazione posteriore il feeling di sterzo avrebbe costituito un fattore di importanza ancora maggiore per tutte le emozioni vivibili alla guida. Tutto è stato risolto con l’aggiunta di uno sterzo progressivo e la sua calibrazione. Uguale è successo anche con i freni, per i quali i piloti hanno addirittura cambiato la grandezza del pedale per ottenere un feeling migliore.

Il risultato è la Cupra Born, in opzione con diversi motori e potenze

Versione definitiva Cupra Born
La Born nella sua versione definitiva presentata sul mercato

A conclusione dello sviluppo c’è stato un cambio importante dal muletto di partenza fino all’auto deliberata come “definitiva”. Cupra Born è stata poi presentata addirittura con tre motorizzazioni differenti in opzione: 150, 204 e 231 cavalli con e-Boost. Con il doppio taglio di batterie da 77 kWh e 58 kWh le accelerazioni della versione più potente sono rispettivamente di 7.0 secondi e 6.6 secondi, con autonomie di 540 e 424 km.

Che ne pensi della Cupra Born? Faccelo sapere direttamente sui nostri social! Con un semplice clic sei in contatto diretto con noi!

E non dimenticarti di condividere il nostro articolo, così ci aiuterai a crescere e potrai garantirti di leggere sempre articoli come questo!

Rispondi