Prima del canto del cigno della Lamborghini Aventador
Purtroppo un modello iconico della storia di Lamborghini, come la Lamborghini Aventador, sta per trovare il termine della produzione. Dopo 10 anni di storia la punta di diamante del listino di Sant’Agata Bolognese dovrà fare spazio ad una nuova generazione di auto, che vedrà il colossale motore V12 in versione elettrificata. D’altronde i tempi cambiano ed anche brand come Lamborghini devono sottostare a politiche ambientaliste e di sviluppo tecnico e meccanico. Ma fin dal suo arrivo nel 2011 la Lamborghini Aventador ha portato con sè una serie di novità per l’automotive e per Lamborghini stessa in particolare. Vediamo quali.
La lavorazione del carbonio
Pensate che telaio, pianale, tetto e cellula abitacolo della Aventador sono in blocco unico. Difficilissimo da pensare e poi da realizzare, nel 2011 ha elevato il know how di Lamborghini in fatto di materiali compositi e loro lavorazioni. La firma italiana ha, da allora, avuto un grandissimo numero di pezzi in carbonio che produce direttamente in casa, per equipaggiare le proprie vetture a….chilometro zero.
La trazione integrale di Lamborghini Aventador
Per scaricare bene la potenza a terra la Aventador ha avuto fin da subito necessità di una trazione integrale. Questo ha richiesto anche una trasmissione adatta allo scopo e tutta una meccanica dedicata. Ripartitore di coppia Haldex, che lavora con differenziale meccanico posteriore e differenziale che anteriormente lavora in simbiosi con l’ESP. Può arrivare fino al 60% della coppia sull’asse anteriore. Non da poco…
La prima con sospensioni di tipo push rod
Per Lamborghini la Aventador ha segnato anche l’utilizzo di uno schema sospensivo di tipo push rod, con puntoni che trasmettono le forza ad ammortizzatori che sono stati montati orizzontalmente piuttosto che verticalmente. Successivamente sono arrivate anche le sospensioni magnetoreologiche, che regolano lo smorzamento in tempo reale curva per curva.
ISR, il cambio robotizzato della Lamborghini Aventador
Già nel 2011 la Lamborghini Aventador cambiava marcia in 50 millisecondi. Merito di un cambio robotizzato chiamato ISR, acronimo di Indipendent Shifting Rods. Praticamente il cambio sfrutta due aste indipendenti per inserire o disinnestare le marce giuste. Aste in carbonio, ovviamente.
Modalità di guida, spazio alla personalizzazione


La Aventador ha avuto fin da subito diverse modalità di guida, che nel corso del tempo hanno subito delle integrazioni. Se inizialmente c’erano le manuali Strada, Sport e Corsa affiancate alle automatiche Strada-Auto e Sport-Auto, con la Aventador S debuttò la EGO: ogni driver poteva scegliere la risposta dei vari parametri dell’auto a proprio piacimento.
LDVA – Lamborghini Dinamica Veicolo Attiva
In un momento storico che vede l’exploit dell’elettronica di controllo della vettura e di piattaforme inerziali, con la Lamborghini Aventador S viene introdotto il sistema LVDA. Un cervello elettronico che mantiene in strada la furia barbara della Aventador – per quanto possibile ed entro i limiti della fisica – grazie alla lettura di una gamma di sensori che trasmettono cosa sta facendo tutta la dinamica dell’auto.
ALA – Aerodinamica Lamborghini Attiva
Il sistema ALA è stato brevettato da Lamborghini per essere usato sulla Huracan la prima volta. Ma sulla Lamborghini Aventador SVJ ha debuttato il sistema ALA 2.0. Un sistema che modifica la deportanza in base alla condizioni d’uso e di carico dell’auto, interfacciandosi con la dinamica veicolo. I flap reagiscono e vengono attivati in solo mezzo secondo.
Le quattro ruote sterzanti della Lamborghini Aventador
Sulla Aventador S ha debuttato per la prima volta su un’auto del Toro il sistema a quattro ruote sterzanti. Tutto si gioca sulle sterzate in fase e controfase: a bassa velocità le ruote posteriori ruotano al contrario rispetto le anteriori, per migliorare la manovrabilità; ad alte velocità si predilige la stabilità e le ruote posteriori sono in fase con le anteriori, quindi girano nello stesso verso.
Sistema Start e Stop: anche le supercar lo montano
Strano ma vero, anche il poderoso motore V12 aspirato della Lamborghini Aventador ha il sistema Start e Stop. Già dalla Aventador LP 700-4 è stato usato un supercap per immagazzinare l’energia necessaria a riavviare il motore, innovazione nel mondo automotive. Il V12 riprende vita in 180 millisecondi.
Sistema CDS di disattivazione dei cilindri
Il motore della Aventador può “ridursi” ad un sei cilindri in linea grazia alla funzione di disattivazione cilindri. Una delle due bancate si disattiva, a patto che il carico motore non sia gravoso e la velocità sia inferiore ai 135 km/h. Questo per diminuire i consumi e rispettare le normative sulle emissioni perchè diciamocelo chiaramente: con un’auto del genere chi è che davvero bada ai consumi come costo vivo?
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