L’automobile: un’invenzione contesa
L’automobile è una delle invenzioni più grandi della storia. Ha rivoluzionato le nostre vite, il modo di lavorare, di viaggiare e col tempo è divenuto un mezzo indispensabile. Ma, vi siete mai chiesti come possa essere nata una invenzione così straordinaria?
Non è semplice stabilire un luogo e una data da attribuirvi, date le grandi evoluzioni che ha subito nel tempo. Molti attribuiscono l’invenzione della prima auto a Karl Benz con la sua “Patent Motorwagen”, altri affermano che l’automobile sia diventata tale solo quando Ford, grazie al famoso Model T, l’abbia resa un mezzo alla portata di tutti. Detto questo cominciamo dal principio.
Un po’ di storia dell’automobile
Lo scopo dell’automobile è da sempre stato quello di sostituire la trazione animale con macchine semoventi. Esperimenti a riguardo erano stati già condotti nel 1478 da Leonardo Da Vinci, quando cercò di creare il primo antenato dell’automobile, il Carro semovente. Si trattava di un progetto che utilizzava l’energia immagazzinata in molle e poi trasmessa tramite ruote dentate. Purtroppo, questa invenzione, per quanto geniale, presentava enormi limitazioni.
Una svolta si ebbe con l’introduzione del motore a vapore unito al manovellismo alternativo, attribuiti a James Watt nel 1765. Questa tecnologia permetteva di sfruttare l’espansione del vapore acqueo per generare una forza motrice. L’unico grande svantaggio di questa tecnologia è che necessitava di grossi macchinari per sviluppare potenze accettabili per il trasporto, così trovò grande utilizzo per le locomotive dei treni, che potevano permettersi di essere sufficientemente grandi. Molto più limitato fu invece l’utilizzo “stradale”.
Il Carro di Cugnot
Arriviamo nel 1769. Quando vediamo il primo prototipo con motore a vapore e le fattezze molto simili a quelle di una carrozza, il Carro di Cugnot. Montava un motore a vapore di ben 64.000 cc e poteva spostare un carico di ben 4 tonnellate. Seppur molto lento e di difficile manovra, date le sue enormi dimensioni, segnò un punto di svolta nell’evoluzione dell’automobile, seppur difficilmente avrebbe potuto sostituire la trazione animale. Solo alla fine del XIX secolo si riuscì a vedere la prima autovettura a vapore per le strade di Milano.
Il motore a combustione interna e Karl Benz
Arriviamo ad un nuovo punto di svolta. Nel 1804 viene introdotto il motore a combustione interna. Esso permette di contenere di molto le dimensioni e comincia a sfruttare l’enorme energia immagazzinata in liquidi infiammabili, come la benzina. Questo porta nel 1886 alla creazione di Karl Benz, la “Patent motorwagen”.
Considerata da molti la prima autovettura della storia, montava un monocilindrico da 577 cc che sviluppava una potenza di ¾ CV. Il suo aspetto era molto simile a quello di una carrozza, nulla di strano considerando il periodo, per nulla avvezzo alla concezione che abbiamo ai giorni nostri dell’automobile. All’epoca non esistevano nemmeno distributori a cui rifornirsi, infatti il carburante andava comprato in farmacia e l’autonomia era decisamente limitata. Tutto questo però ha segnato l’inizio di un lungo cammino.

La contendente al titolo: La Ford Model T
L’auto continua la sua evoluzione migliorandosi e con sempre più case produttrici che propongono le loro creazioni, portando alla luce modelli che rimarranno nella storia. Nonostante tutto, però, l’automobile rimane un prodotto di nicchia e molto costoso. Così arriviamo al 1908, quando Henry Ford ebbe una geniale idea: creare un’auto che fosse accessibile a tutti. Nacque così la Ford Model T.
Equipaggiata da un motore da 4 cilindri in linea da quasi 3000 cc e una potenza di 20 cavalli, la sua forza stava nel prezzo estremamente basso e nella sua robustezza, che le ha permesso di vendere ben 15 milioni di esemplari, numero decisamente da record per l’epoca. Ford aveva capito che cambiando il processo produttivo (inventando di fatto la catena di montaggio) e comprando le società che fornivano le materie prime, poteva abbattere i costi e creare auto tutte standardizzate ma con un prezzo incredibilmente basso, offrendo così la possibilità di poter possedere un’auto anche alle persone meno benestanti. Questo ha fatto sì che la Ford Model T venisse considerata da molti la vera prima auto della storia, affermando che l’auto è divenuta davvero tale solo quando è stata resa un mezzo alla portata di tutti.

Che si consideri la Patent la prima auto della storia o la Model T, di una cosa possiamo essere certi: entrambe sono auto che hanno cambiato la storia e che hanno dato il preludio ad un mondo che è entrato nel cuore di milioni di appassionati.
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Pubblicato da Giuseppe Casale
La passione dei motori mi ha portato a diventare Ingegnere Meccanico specializzando nel ramo dell'autoveicolo ed a cimentarmi, durante i fine settimana, nell'attività di pilota-istruttore in pista con supercar. Come se non bastasse affianco alla smisurata passione per le auto anche quelle per musica, sport e tecnologia. Mostra tutti gli articoli di Giuseppe Casale
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