Tutto e subito, o tanto e dopo?
La differenza principale tra motori turbo e aspirati è nella loro curva di erogazione. Nel prossimo paragrafo approfondiremo i concetti di potenza e coppia, ma qui voglio tentare di introdurli mostrando le loro differenze empiriche: un motore turbo è molto più pronto ai medio-bassi regimi. Farà quindi meno fatica nel riguadagnare velocità, anche alle basse rotazioni, rendendo superfluo “tirare” le marce. Ma, di contro, aumentando i giri, le sue prestazioni mostrano un calo notevole e, quando il motore turbo ha dato tutto ciò che aveva da dare, l’aspirato (in linea di massima) ha ancora qualcosa da esprimere, e ciò consente di ritardare il cambio di marcia. Ma, a fronte di questa capacità agli alti, l’aspirato paga una certa pigrizia nella prima metà del contagiri, rendendo necessaria una guida più aggressiva che va a peggiorare l’efficienza e i consumi.
Potenza e coppia: cosa sono?
Maccheronicamente, potremmo definire la coppia come la forza di un motore, mentre la potenza come la quantità di lavoro (numero di volte che viene applicata una determinata forza) che può svolgere in un determinato lasso di tempo. Facendo un paragone improprio, potremmo dire che la coppia è un bodybuilder, mentre la potenza un agile e veloce centometrista.
Parlando in maniera minimamente più tecnica, la coppia di un motore è la forza esercitata dai pistoni sui nostri bracci (le manovelle dell’albero a gomiti). Maggiori sono le dimensioni dei bracci, più lunga è la leva e, di conseguenza, la coppia cresce. La potenza, invece, presuppone l’introduzione del concetto di tempo. Essa, infatti, non indica altro che la quantità di volte in cui questa forza viene effettivamente applicata.
L’idea delle case: il downsizing
La maggior efficienza dei motori sovralimentati, inizialmente sfruttata in un’ottica strettamente sportiva, ha trovato negli ultimi anni una nuova applicazione. Le case automobilistiche hanno puntato sul concetto di “downsizing”: motori di dimensioni più piccole che, in molti casi, oltre a perdere un cilindro, hanno guadagnato un turbo. Infatti l’aria soffiata dal compressore riesce a garantire potenza e coppia uguali a quelle di motori aspirati ben più grossi, mantenendo consumi ed emissioni proprie di una power unit più compatta e leggera.


Quindi, se negli anni le prestazioni delle medie e delle compatte non sono variate più di tanto, la stessa cosa non si può dire dei loro motori, sempre più piccoli.
Ovviamente questa filosofia non è condivisa da tutte le case. Mazda, in controtendenza, continua ad investire sugli aspirati. Esempio è il suo Skyactiv o il suo rotativo Wankel che, stando alle attuali informazioni, dovrebbe trovare applicazione come generatore per il nuovo suv elettrico della casa. Qui il nostro articolo a riguardo: SUV Mazda: arriveranno novità in Europa con CX-60 e CX-80.
E voi cosa ne pensate? Siete tradizionalisti affezionati agli aspirati, o reputate una scelta saggia il downsizing? Fatecelo sapere sui nostri social!
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