L’importanza della prestazione

Come ogni disciplina sportiva anche il motorsport prevede un forte allenamento mentale, oltre che fisico. I piloti devono avere la capacità di mantenere lucidità e spirito decisionale e di reazione mentre guidano al limite, in ogni condizione. Queste attitudini possono anche effettivamente fare la differenza tra un ottimo pilota ed un pilota mediocre, andando ad incidere anche notevolmente sia sul cronometro che sulla performance in gara. Nissan ha ideato un programma per l’allenamento piloti, basato su uno studio delle funzioni cerebrali. Si chiama Nissan Brain to Performance.

Nissan Brain to Performance per l’allenamento dei piloti

L’idea dietro questo progetto è quella di caratterizzare le funzioni cerebrali di ogni pilota. Quali aree del cervello reagiscono, in quali momenti e come, così poi da poter strutturare un programma di allenamento adeguato che faccia leva sulle peculiarità di ognuno. Agire direttamente a livello cerebrale con una stimolazione elettrica potrebbe essere particolarmente fruttuoso per il programma Formula E di Nissan ed i due piloti che si sottoporranno ai test ed all’allenamento: Sebastien Buemi e Oliver Rowland.

Le prime fasi del programma di allenamento

La prima fase del programma, che nel suo complesso è gestito dal Dott. Lucian Gheorghe, sarà di raccolta dati. Direttamente al simulatore sarà studiata la materia grigia dei due piloti, confrontandola con l’attività cerebrale di piloti non professionisti. Questo permetterà di capire quale sia il valore aggiunto di ognuno di essi e sul quale basare un allenamento mirato. Si cerca, nemmeno a dirlo, di limare decimi preziosi dal giro e questa è una strada non ancora battuta dai regolari programmi di allenamento…

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