Esiste da sempre la diatriba tra virtuale e reale, dove gli stereotipi fanno fatica a morire. Infatti, i Sim Racer vengono visti come persone che passano semplicemente del tempo davanti uno schermo. Questo non è del tutto vero e Richard Arnaud, Team Principal di Alpine Esports Team, racconta l’allenamento a cui sono sottoposti i piloti del mondo del Sim Racing rispetto a quelli nella realtà.
Avevamo già parlato dell’impegno di Alpine nel mondo del motorsport qui: Alpine eSports Team – annunciata la squadra per il 2021
Le differenze e similitudini tra Sim Racing e realtà
“Il sim racing richiede una preparazione molto simile a quella dei piloti di Formula 1”
In queste parole di Richard Arnaud possiamo già trovare una risposta parziale. Se infatti ai piloti virtuali non è richiesta una eccesiva preparazione fisica, sono molti gli aspetti su cui bisogna lavorare. Seppure i piloti non siano sottoposti alle forze G delle competizioni reali, comunque non possono trascurare nessun dettaglio. In particolare anche nel virtuale i piloti non possono mai perdere la concentrazione: questo è il primo aspetto su cui ci si allena.
Alpine ha avviato la partnership con Race Clutch, creando una struttura dedicata dove far allenare suoi piloti in occasione dell’inizio del campionato. Infatti, parallelamente al campionato di Formula 1 si corre l’F1 Esports Series Pro-Championship, dove ogni scuderia presenta i suoi piloti.
I piloti che rappresentano Alpine
Per la Alpine corrono il cileno Fabrizio Donoso (21 anni), il francese Nicolas Longuet (19 anni) e l’ungherese Patrick Sipos (18 anni). Analogamente alla Formula 1, i tre piloti lavorano a stretto contatto con Julien Southon, uno psicologo dello sport specializzato in training neurovisivo. Dalla collaborazione migliorano la gestione delle informazioni e la coordinazione motoria. I tre piloti virtuali lavorano anche molto dal punto di vita fisico, concentrandosi soprattutto sulla parte alta del corpo. Come Alonso e Ocon, migliorano tutto ciò che riguarda la flessibilità e la stabilità dei polsi e della caviglia per la pedaliera. In questo modo possono migliorare la loro precisione di guida.
Le gare inizieranno a metà ottobre e si terranno su F1 2021, che è già disponibile da luglio. Questo ha permesso ai tre piloti Alpine già di superare le 300 ore di allenamento. Questa parte è sicuramente fondamentale visto che bisogna settare al meglio le vetture, avendo una fisica uguale per ogni vettura. Arrivare pronti con una buona strategia e un buon setup è quindi fondamentale, proprio come nella realtà.
Come si può vedere molti aspetti tra virtuale e reale non sono così diversi quando si tratta di ottenere la massima performance!
E voi? cosa ne pensate dell’allenamento dei piloti virtuali Alpine? Fatelo sapere ai vostri amici!
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