Viva le menti eccelse
Quando si tratta di innovare spesso ci si trova di fronte a delle resistenze. Chi ha una intuizione potenzialmente geniale ed interessante, nel corso della storia, spesso si è trovato di fronte all’ostruzionismo (o incomprensione delle potenzialità) da parte di chi avrebbe dovuto finanziare i progetti. La nascita della trazione anteriore, meccanica che oggi diamo per scontata in modo quasi banale, seguì lo stesso iter. Che poi le supersportive ancora oggi prediligano la trazione posteriore (vedi la nuova Audi R8 RWD che abbiamo raccontato qui: Audi R8 V10 performance RWD: scheda tecnica e prestazioni) è un altro paio di maniche.
Da Renualt a Citroen: la trazione anteriore arrivò con la “Traction Avant”


Pensate ad un ingegnere, progettista aeronautico ed ex pilota, che lavora per Voisin dopo la fine della Prima Guerra Mondiale, quando l’azienda passò dal fabbricare aerei ad auto di lusso. Si tratta di André Lefèbvre, che però si ritrovò presto disoccupato a causa della crisi economica del ’29. Il progettista trovò spazio alla fabbrica Renault e durante la sua (breve, brevissima) presenza propose un particolare progetto a Louis Renault: un’auto a trazione anteriore. La dichiarazione di Lefèbvre fu: “vede, Patron, noi abbiamo sempre sbagliato: le ruote anteriori sono quelle che devono imprimere il moto, in modo tale di dirigere la vettura nella direzione impostata dal conducente e non spingerla fuori strada con le ruote di dietro“. Renault – dall’animo conservatore – non fu entusiasta, con il risultato che Lefèbvre si trovò disoccupato in men che non si dica.
La voce di questa brillante mente arrivò però a André Citroën, dietro suggerimento del parton di Voisin, Gabriel Voisin. A Citroën l’idea di realizzare un’auto che sfruttasse la trazione anteriore piacque subito. Evidentemente lo spirito molto più innovatore di Citroën meglio si interfacciò con l’audacia di pensiero di Lefèbvre. Nacque in questo modo il progetto di un tipo di trazione allora sconosciuto, correva l’anno 1933.
Arrivò la Tracion Avant, con i vantaggi della trazione anteriore


Seguendo l’idea di André Lefèbvre nacque la Citroën Traction Avant. Si trattava di un’auto rivoluzionaria per l’epoca, seguita da un team composto – volutamente – da eccellenze. Nomi del calibro di Flaminio Bertoni.
La prima auto a trazione anteriore prodotta in serie vide la luce e portò con sè una ventata di novità. Avere il motore collegato alle ruote anteriori aveva dei vantaggi notevoli. In primis le componenti meccaniche erano di meno, con conseguente risparmio economico; poi l’auto rispondeva in modo più sincero e sicuro in caso di perdita di controllo; poi ancora la mancanza di una trasmissione verso l’asse posteriore permise di abbassare l’abitacolo di oltre 20 centimetri rispetto a quanto visto fino a quel momento. 20 cm sono un’enormità, tanto che per la prima volta l’auto non ebbe bisogno di predellini per salire: i passeggeri si accomodavano a bordo entrando direttamente in auto, senza dover salire a bordo.
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