La serie tv: Supercar
La serie (che da bambino ho amato, ndr) inizia con un poliziotto, Michael Long, che dopo esser stato coinvolto in una sparatoria che lo ha ridotto in fin di vita, viene salvato dalle tecnologie avanzate delle industrie Knight. Tornato in forze e dopo aver subito una plastica facciale post-incidente, assume l‘identità di Michael Knight e gli viene affidata KITT, una avanzatissima e indistruttibile auto dotata di intelligenza artificiale. Michael e KITT combatteranno insieme “per difendere la causa degli innocenti, degli indifesi, degli impotenti, in un mondo di criminali che operano al di sopra della legge”.
L’auto: KITT alias Pontiac Firebird Trans Am ’82
Il nome KITT nasce dall’acronimo “Knight Industries Two Thousand” ed ha come base una Pontiac Firebird Trans Am dell’82. In particolare, parliamo della terza generazione della Firebird, con il suo motore V8 da 5 litri, opportunamente modificata per risultare più futuristica. Il frontale è stato ridisegnato, aggiungendo anche l’iconico scanner anteriore e gli interni sono stati completamente rivisti, donandogli una configurazione inedita molto simile alla plancia di un aereo. KITT si presenta con un elegante colore nero che non nasconde le linee sportive che la caratterizzano, classiche delle pony car.



Le caratteristiche uniche di KITT
KITT nella serie presenta delle caratteristiche che sarebbero il sogno di molti automobilisti. Per prima cosa è rivestito da una scocca indistruttibile, resistente anche ai colpi di arma da fuoco. Il suo cuore pulsante è la sua intelligenza artificiale dotata di una coscienza “autoconsapevole”; gli permette tra l’altro di dialogare amichevolmente con Michael, mantenendo la possibilità di portare a termine operazioni tipiche dei computer, come quella di cercare informazioni o collegarsi a videocamere di sorveglianza. Non mancano migliorie meccaniche come il “Turbo Boost”, che permette a KITT di superare le 300 mph e superare ostacoli con spettacolari salti. Si aggiungono poi inoltre una modalità silenziosa, la possibilità di muoversi autonomamente, anche sull’acqua, sedili eiettabili, sistemi difensivi e tante altre caratteristiche da sogno.
Qualche curiosità sulla serie Supercar
Molto spesso le auto venivano distrutte nei salti, soprattutto il frontale nell’atterraggio. Spesso veniva fatto un taglio ad hoc per mascherare questo inconveniente, facendo sì che salto e atterraggio fossero due scene diverse che venivano intervallate da un’inquadratura di Michael. Molto spesso le auto erano sostituite da miniature 1:8 per le scene più difficili, come quelle sull’acqua. In altre invece non avevano il motore per lasciare spazio ai pistoni che servivano a fare particolari acrobazie, o quando KITT doveva cambiare forma.
Tutte le auto utilizzate per le riprese vennero demolite, come da accordo con la Universal. Infatti, solo tempo dopo vennero realizzate delle repliche ufficiali.
Le vendite della Pontiac Firebird Trans Am crebbero in maniera esponenziale dopo l’uscita della serie. Inoltre, tutti i vecchi possessori della Trans Am chiesero un kit di modifica per rendere la propria auto simile a KITT, chiedendo soprattutto un modo per poter aggiungere l’iconico scanner.



KITT nei giorni nostri
Supercar è una serie dell’82 che pone molti spunti di riflessione, soprattutto se contestualizzata. All’epoca molte caratteristiche di KITT sembravano fantascienza, ma se pensiamo che adesso abbiamo auto connesse, con un completo accesso a internet e alle sue informazioni ci sembrano quasi banali; dotate di navigatore, sempre più vicine alla guida autonoma e che permettono di “parlarci” grazie agli assistenti vocali, ci si rende conto come quello che prima era solo il frutto della più fervida immaginazione adesso, grazie al progresso tecnologico, stia diventando realtà.
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