Un frazionamento, una garanzia
Quando si parla di motori a cinque cilindri è impensabile non arrivare a spendere qualche parola per Audi. Storicamente il motore cinque cilindri ha da sempre fatto scalpore nel listino della firma di Ingolstadt, sia nella produzione di serie che nel motorsport. Dopo un primo periodo di applicazione venne momentaneamente accantonato, per ritrovare spazio nella produzione in serie anni dopo. In realtà, però, nacque con un’idea di fondo del tutto diversa...
Correva l’anno 1977…


Commercialmente Audi cominciò a proporre il cinque cilindri a partire dal 1977. Lo pensò per soppiantare il quattro cilindri della precedente generazione di Audi 100. Un cilindro in più risultò molto proficuo in termini di prestazioni, senza però alterare troppo gli ingombri complessivi del blocco. Portò ovviamente ad un aumento di cubatura, che in quel caso arrivò a quota 2.1 litri, con un incremento di potenza fino a toccare i 136 cavalli. Nel 1987, dieci anni dopo. un certo Walter Rohrl si lanciò lungo la Pikes Peak con l’Audi Sport Quattro S1 (E2). Il risultato fu che l’auto equipaggiata con il già collaudato cinque cilindri Audi permise al pilota di scendere sotto il muro degli 11 minuti, fino ad allora mai sfondato. Arrivò in cima in 10’47”850.
Il cinque cilindri Audi tornò in auge nel 2009, ma con un altro scopo!


Dal 1994 al 2009 Audi mise in pausa il suo motore cinque cilindri, preferendogli altri frazionamenti. Quando però venne rispolverato questo iconico frazionamento non fu certo per arrivare ad equipaggiare modelli sportivi come l’Audi TT RS. L’idea iniziale fu quella di equipaggiare con un cinque cilindri la Volkswagen Jetta per il mercato statunitense. Serviva un motore aspirato, con una buona coppia ed una cilindrata piuttosto elevata. In realtà le cose andarono diversamente: il reparto ricerca e sviluppo di Audi piazzò l’iniezione diretta, una sovralimentazione turbo e lo montò sulla nuova generazione di TT RS, trasversalmente. Da allora non è stato ancora abbandonato ed ha avuto ulteriori sviluppi: ad oggi la cilindrata è sempre 2.5 litri, ma eroga 400 cv ed ha il basamento in lega leggera, la coppa dell’olio in magnesio e le piste dei cilindri rivestite al plasma.
L’ordine di accensione dei cilindri, comunque, non è mai cambiato: 1-2-4-5-3
Che ne pensi di questa evoluzione del propulsore Audi? Faccelo sapere direttamente sui social e non dimenticare di lasciare un like!
1 Comment