Arrivata direttamente a Pebble Beach
La Bugatti W16 Mistral è stata presentata in questi giorni a Pebble Beach, rinomata kermesse annuale californiana. Innumerevoli le novità che hanno fatto battere il cuore agli appassionati di tutto il mondo (tra queste la Koenigsegg CC850 con cambio sia automatico che manuale contemporaneamente, ne parliamo qui: Koenigsegg CC850: l’hypercar con cambio manuale e automatico assieme!). Tra queste però la Bugatti ha un significato particolare: se da un lato è una forte evoluzione della Chiron, dall’altro è il canto del cigno del motore Bugatti W16.


Bugatti W16 Mistral. Tanto bella quanto dannata
Per la Bugatti W16 Mistral è stata scelta una carrozzeria roadster (per chi non lo sapesse abbiamo parlato qui delle differenze: Differenza Spider e Cabrio: come si distinguono le auto scoperte?). Questa rivisitazione sul tema della Chiron non è stata scelta a caso, poichè è un tipo di variante particolarmente apprezzata dai clienti Bugatti. Ma nonostante i capelli al vento sotto al cofano c’è l’ultima – in tutti i sensi – evoluzione del motore W16. 1.600 cavalli, che hanno anche chiesto seri interventi sul telaio monoscocca in carbonio, essendo stato asportato il tetto. La versione è la stessa della Chiron più prestazionale, tanto per chiudere in bellezza.


Si distacca abbastanza dalla Chiron
La nuova Mistral si distacca esteticamente in modo marcato dalla Chiron, tanto da avere una sua personalità. Il design si è ispirato alla Type 57 Grand Raid, ma un po’ tutta l’auto è stata rivisitata. Sono state spostate le prese d’aria laterali, così da pulire la fiancata e dare una sensazione di continuità e leggerezza sottolineata dalla mancanza del tetto. Allo stesso tempo all’anteriore i gruppo ottici a LED sono nuovi, a quattro elementi, così come le prese d’aria sono state rivisitate assieme alla mascherina tipica di Bugatti. Immancabile.


Se all’esterno quasi tutto cambia, compreso il posteriore che non ha alcuna ala ma si affida ad un enorme diffusore, lo stesso non si dice dell’interno. Nessuno stravolgimento, ma solo rivisitazioni di materiali e colori. Tra tutti spicca il selettore del cambio: in alluminio ricavato dal pieno, con inserti in legno e ambra.


Addio al motore W16 Bugatti
I 99 modelli della serie limitata di questa Bugatti W16 Mistral – già tutti venduti alla modica cifra di 5 milioni di euro – saranno gli ultimi a montare l’ormai storico motore W16. Motore che ha equipaggiato tutta la produzione Bugatti dal 2005. Ha permesso record di velocità uno dietro l’altro, ha fatto strabuzzare gli occhi a molti ed è arrivato a sviluppare 1.600 cv. Ha permesso di raggiungere quasi i 500 km/h ed ora i fortunati proprietari potranno goderselo a cielo aperto e con un sound caratteristico proveniente dagli air scoop sopra i sedili. Chapeau Bugatti, ma vediamo il futuro cosa riserverà!
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