Con le leggi antinquinamento sempre più pressanti, sia le case automobilistiche che le stesse Nazioni stanno cercando soluzioni alternative ai comuni combustibili fossili. Anche se con l’elettrico sembrava si fosse trovata una valida via d’uscita, per alcuni non pare essere così. Oggi faremo un breve riassunto su quali sono le soluzioni trovate per salvare sia i motori endotermici sia l’ambiente.
Combustibili alternativi sintetici
L’attuale Amministratore Delegato Porsche, Oliver Blume, nel corso del 2022 ha dichiarato più volte la volontà del marchio di Stoccarda nell’investire nella ricerca e produzione di combustibili sintetici. Secondo diverse aziende del panorama automobilistico mondiale, l’elettrificazione non basterebbe e non sarebbe una scelta adatta. Nel momento in cui gran parte dei veicoli attualmente in circolazione usino carburanti fossili, sarebbe meglio creare dei carburanti meno inquinanti invece che elettrificarli tutti.
Ma cosa sono questi carburanti sintetici?
Nell’impianto Porsche aperto in Cile, dedicato alla produzione di questi carburanti, si cercherà di produrre idrogeno al costo più basso possibile. L’idrogeno prodotto verrà poi combinato con la CO2 presa direttamente dall’atmosfera. Questo processo produrrà etanolo sintetico, il quale verrà successivamente trasformato in eFuel ovvero benzina sintetica.
Così facendo si andrà a creare un carburante con rilascio di CO2 decisamente più basso di un carburante fossile. Ma attenzione, non è tutto oro ciò che luccica. Sebbene ci sia una diminuzione di CO2 e di particolato nell’aria, l’emissioni di NOx – altri inquinanti risultato della combustione dei carburanti – sono uguali o, in determinate situazioni, addirittura superiori a quelli emessi da carburanti tradizionali.
Altri carburanti alternativi
Parliamo ora di una realtà più sviluppata e diffusa, quella dei carburanti alternativi.
In America del sud da anni si usano carburanti alternativi. L’elevata produzione di canna da zucchero, mais ed altre piantagioni permettono la produzione di bioetanolo. Questo carburante può essere utilizzato sia miscelato con benzine standard sia utilizzato puro al 100%. L’emissione di CO2 scende fino all’85%.
Passiamo ora a qualcosa di più vicino a noi. Il nord Europa è famoso per i numerosi vulcani attivi. Koenigsegg (Megacar: le auto sportive estreme per chi non si accontenta), nell’annunciare la Gemera, si lasciò andare anche a diverse dichiarazioni su un nuovo carburante sviluppato tra Svezia e Islanda. Il nome è Vulcanol. Si produce estraendo CO2 dall’eruzione dei numerosi vulcani del territorio, creando così metanolo che potenzialmente è il 90% più pulito dei carburanti standard.


Un’altra casa automobilistica alla quale le auto completamente elettriche non sono andate a genio è Toyota. Il CEO Akio Toyoda dichiarò apertamente che il marchio Giapponese aveva seri dubbi su questa conversione completa alle auto elettriche. I rischi legati alla produzione di batterie, allo smaltimento e alla stessa gestione delle infrastrutture per veicoli elettrici hanno portato il marchio a cercare soluzioni alternative. Infatti nel corso di questi anni Toyota sta sviluppando motori termici che siano completamente ecologici. Con l’utilizzo di idrogeno al posto della benzina o del diesel. Ii problemi di questo combustibile sono però vari. L’estrazione dell’idrogeno è molto costosa e anche il trasporto ha le sue difficoltà.


I cambiamenti nelle competizioni
Purtroppo il motorsport non è immune a tutto ciò, ed è un po’ il banco di prova per nuove tecnologie. Come i carburanti cambiano nel mondo di tutti i giorni cambiano anche nelle gare. Infatti non solo Porsche ha deciso di utilizzare solo eFuel nel campionato Porsche Mobil 1 Supercup, ma anche la F1 adotterà da quest’anno benzine particolari e meno inquinanti.


Viviamo in un mondo che oggettivamente abbiamo trascurato fino ad ora e purtroppo ne stiamo pagando le conseguenze. Vuoi per affari, vuoi per vero interesse per la causa, queste aziende stanno lavorando per trovare una soluzione. Una soluzione definitiva e che possa mettere d’accordo tutto e tutti è ancora lontana dall’essere standardizzata, tanto che le varie realtà stanno prendendo in esame un ventaglio vario di opzioni. I prossimi anni saranno fondamentali per valutare la direzione di sviluppo.
E voi che ne pensate? La soluzione sono le auto elettriche? O sarebbe meglio eliminare il problema alla base rendendo meno inquinanti i carburanti? Fatecelo sapere sui nostri social!
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