Nel 1968 la Automobili Lamborghini, che era stata fondata solo 5 anni prima, aveva già raggiunto un discreto successo. Erano riusciti a raggiungere un’ampia clientela grazie al fatto che venivano molto apprezzate le scelte di design e di meccanica adottate sulle auto in produzione. In un precedente articolo, La Storia di Lamborghini: il successo della Miura, abbiamo visto qual è stata l’auto che ha gettato le solide fondamenta del brand italiano. Ma un’altra auto degna di attenzione è la Lamborghini Countach, che rappresenta un tassello importante della storia della firma di Sant’Agata Bolognese. Scopriamo insieme com’è nata quest’auto e come si evoluta negli anni.

Se vi siete persi l’articolo sulle origini di Lamborghini, potete trovarlo qui.

La Storia di Lamborghini: dalla Jarama alla Countach

Nei primi anni la Lamborghini aveva due modelli in commercio, la Miura e la 350 GT che venne poi sostituita nel 1968 dalla Islero. Tuttavia, Ferruccio decise di realizzare anche una Gran Turismo a quattro posti, così nacque la Lamborghini Espada. Le auto in produzione divennero dunque tre, ma poichè con la Miura e la Espada le vendite della Islero crollarono, decisero di rimpiazzarla dopo soli due anni di produzione. Fu così che nel marzo del 1970, al Salone dell’auto di Ginevra, Lamborghini presentò la Jarama. Fu proprio la Jarama che fece scaturire la scelta di realizzare una vettura ancora più sportiva e aggressiva e che potesse avere lo stesso DNA della Miura.

La storia di Lamborghini- la Jarama
Lamborghini Jarama

Con quest’auto, infatti, si era persa parte della clientela Lamborghini ma divenne un’auto apprezzata tra i clienti di Maserati e Ferrari. La Jarama era un’auto voluta dall’ingegner Stanzani, che decise di cambiare rotta per tornare a realizzare l’auto che i clienti Lamborghini si aspettavano. Dopo continui incontri tra l’ingegner Paolo Stanzani e il designer Marcello Gandini, nacque poi il progetto della Countach

Lamborghini Countach LP 400

Il lavoro fatto per poter realizzare la Lamborghini Countach è stato tanto. L’obiettivo era quello di risolvere preventivamente tutti i problemi che avevano riscontrato con le varie versioni della Miura, così da ottimizzare l’affidabilità ed andare “a colpo sicuro”. Inizialmente il progetto prevedeva l’utilizzo di un motore da 5,0 litri, che però portò ad avere alcuni problemi in fase di test. Quindi per evitare di rallentare troppo col progetto e garantire un’alta affidabilità decisero di tornare al motore V12 da 4.0 litri. Un altro problema della Miura era il raffreddamento del motore. Per la Countach i tecnici Lamborghini scelsero di montare i radiatori verticalmente e misero due grosse prese d’aria dietro le portiere.

Lamborghini Countach LP 400
Lamborghini Countach LP 400

Al Salone dell’auto di Ginevra del 1973 venne presentato il primo prototipo della Countach LP 400. Dopo la presentazione, il prototipo venne utilizzato da Bob Wallace per effettuare tutti i test di pre-produzione e nel 1974 la Countach venne commercializzata in veste definitiva. Equipaggiava un motore V12 4.0 litri aspirato, capace di erogare 375 CV a 8000 RPM. La velocità massima raggiunta fu di 315 km/h. Inoltre, un elemento stilistico caratteristico della Countach era il taglio sul tettuccio, necessario per fare spazio allo specchietto a periscopio. La Countach LP 400 è rimasta in produzione fino al 1978, quando venne poi sostituita dalla LP 400S.

Gli elementi caratteristici della Countach

La Countach aveva alcuni elementi che la contraddistinguevano da altre auto dell’epoca. Infatti, fu la prima auto a montare le portiere a forbice, il cui utilizzo non era legato solamente al design ma erano più pratiche per garantire l’accesso e la discesa dalla vettura in spazi più limitati. Un’altra caratteristica unica era la configurazione del powertrain. Sulla Countach il motore era montato, così come sulla Miura, longitudinalmente in posizione posteriore, col cambio nell’abitacolo e l’albero di trasmissione che trasferisce il moto alle ruote posteriori, raggiungendo il differenziale mediante un tunnel ricavato all’interno del blocco motore, proprio sotto l’albero a gomiti. Questa configurazione permetteva di ottenere un miglior bilanciamento dei carichi, concentrando più peso nella parte centrale della vettura.

Lamborghini Countach LP 400S

Nel 1976 fu chiesto a Paolo Stanzani di preparare delle Countach speciali. Con il motore portato a 400 CV e con i nuovi pneumatici Pirelli P7 montati, queste due vetture sono da considerarsi i prototipi che hanno portato allo sviluppo della Countach LP 400S. Nel 1978 l’imprenditore canadese Walter Wolf fece modificare 3 Countach. Vennero installati pneumatici Pirelli P7 ancora più larghi, che richiedevano dunque una riprogettazione delle sospensioni. Wolf allora chiese a Dallara di occuparsi di ridisegnare la geometria completa delle sospensioni. Con quei tre modelli personalizzati, Wolf convinse la Automobili Lamborghini ad adottare la stessa idea per commercializzare una versione migliorata della Countach.

Countach LP 400S
Lamborghini Countach LP 400S

Gli pneumatici vennero ulteriormente sostituiti con modelli a basso profilo e per poter ridisegnare le sospensioni Dallara tornò a collaborare per quel breve periodo con la casa del Toro. Ridisegnò la nuova geometria delle sospensioni, che doveva garantire a questi pneumatici estremamente larghi di restare il più orizzontali possibile sull’asfalto. Le modifiche si conclusero con l’apporto di estensioni per i passaruota in fibra di vetro e un paraurti anteriore con spoiler accentuato. Successivamente venne reso disponibile come optional l’alettone posteriore, che – nemmeno a dirlo – divenne molto richiesto dagli acquirenti. Questa LP 400S montava un motore depotenziato che erogava 352 CV, così da garantire una maggiore maneggevolezza della vettura. Quindi la LP 400S, in definitiva, era più pesante e più lenta, motivo per cui la Lamborghini decisi di mantenere in produzione anche la LP 400.

Lamborghini Countach LP 500S

La prima seria evoluzione della Countach si ebbe nel 1982 con il modello LP 500S. Con un primo prototipo la Lamborghini provò a montare un motore 4.0 litri turbo, ma a causa di problemi di raffreddamento accantonarono l’idea. Decisero dunque di rivedere il motore. Aumentarono la cilindrata del V12, portandolo a 4.8 litri aumentando alesaggio e corsa, con una potenza massima erogabile di 375 CV.

Countach LP 500S
Lamborghini Countach LP 500S

Per ottenere un maggior aumento di potenza vennero rimodellate le camme e la camera di combustione e vennero montati carburatori Weber più grandi. La quantità di aria richiesta dal motore era sempre la stessa, perciò non furono necessarie modifiche delle prese d’arie dietro le portiere. Quest’auto venne presentata al Salone dell’auto di Ginevra del 1982: era più pesante della LP 400S di circa 290 kg, ma nonostante ciò era comunque più veloce di quest’ultima. L’estetica rimase quasi totalmente invariata, sia per gli interni che per gli esterni. Di questo modello sono state prodotte 323 unità, quindi superò le vendite complessive della LP 400 e della LP 400S in soli due anni.

Lamborghini Countach LP 5000 Quattrovalvole

Ferrari rispose all’offensiva della Countach LP 500S nel 1984 con la Testarossa, con un motore che erogava 390 CV. Ma la risposta di Lamborghini non si fece attendere a lungo. Al salone dell’auto di Ginevra del 1985, il Toro svelò la sua risposta alla Testarossa, la Countach LP 5000 Quattrovalvole. Per questo nuovo modello la cilindrata del motore venne portata a 5.167 cc aumentando la corsa. Il motore ora utilizzava quattro valvole per cilindro, inoltre vennero montati carburatori Weber maggiorati e venne aumentato il rapporto di compressione. Con queste modifiche la Countach era in grado di erogare ben 455 CV.

La storia di Lamborghini- la Countach LP 5000 QV
Lamborghini Countach LP 5000 Quattrovalvole

Con l’utilizzo di carburatori più grandi, il cofano motore venne dotato di una gobba che peggiorò ulteriormente la visibilità posteriore, in effetti già non eccelsa. Inoltre la Countach non aveva grossi problemi di aerodinamica, quindi l’utilizzo di un alettone possente, oltre ad aumentare il costo e il peso dell’auto, aumentava la resistenza aerodinamica riducendo la velocità di punta. Dal 1985 al 1988 vennero prodotte e vendute 631 unità.

La storia di Lamborghini celebrata con la Countach 25th Anniversary

Lamborghini Countach 25th anniversary
Lamborghini Countach 25th Anniversary

La Lamborghini Countach è stata una leggenda del mondo delle auto ed un’icona importante della Automobili Lamborghini. Per celebrare il 25° anniversario della fondazione della casa automobilistica venne progetta, nel 1988, quella che venne definita la Countach “definitiva”, la 25th Anniversary. La base di partenza era la Quattrovalvole, ma delle 8000 componenti che componevano l’auto oltre 3000 vennero riprogettate e migliorate. Con l’aiuto di Horacio Pagani il design venne migliorato, rendendo l’auto più fluida. Le prese d’aria vennero ridisegnate per essere più arrotondate, vennero montate delle minigonne e vennero introdotte delle componenti in materiale composito. Con l’aiuto del pilota Sandro Munari vennero modificate le sospensioni per adattarsi ai nuovi pneumatici Pirelli, modifiche che hanno portato la Countach ad essere più stabile e sicura.

Quando si parla della storia di Lamborghini è d’obbligo parlare della Countach. Un’auto rimasta in produzione per ben 17 anni e che ha tenuto in vita l’azienda evitandole la bancarotta. Ma questa è un’altra storia e ve ne parleremo in un altro articolo.

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