La (quasi) più piccola di casa Hyundai

Ebbene è arrivato il momento di parlarvi della prova della nuova Hyundai i20 N-Line, dopo aver lanciato il video sul canale Youtube Test Driver, che vi allego qui sotto.

Quanto si parla di N-Line si parla di un allestimento sportivo, che richiama – appunto – la gamma N, quella più estrema e dedicata a chi non vuole scendere a compromessi. La N-Line è un qualcosa di più abbordabile e soprattutto più sfruttabile a 360° anche nella quotidianità.

Dimensioni Hyundai i20 N-Line

La nuova i20 in allestimento N-Line
L’allestimento N-Line di Hyundai dona un tocco di sportività

In tutto e per tutto la i20 N-Line è una segmento B, data la sua lunghezza di 4,07 metri. Curioso come la progressione delle sue linee la faccia sembrare più piccola di quel che non sia, magari merito anche delle proporzioni o della larghezza di 1,775 metri. In compenso però le chicche come il tetto a contrasto slanciano davvero tanto tutta l’auto. Nel caso della mia prova il nero del tetto si oppone al Polar White e l’effetto di “sospensione” è garantito, tanto che la vista laterale guadagna un appeal decisamente d’effetto. Appeal che, comunque, deve la sua parte anche ai cerchi da 17″ bicolor diamantati. Scelta intelligente quella dei 17 pollici, perchè coniugano una buona immagine ad una adattabilità sia alla guida un po’ più spinta sia al pavè cittadino che si può incontrare andando tutti i giorni al lavoro.

Discorso a parte per il bagagliaio da 352 litri. Sarebbe anche sufficiente data l’auto, ma se il fondo fosse completamente piatto. Purtroppo c’è una parte inclinata diagonalmente che complica un po’ la situazione quando c’è da impacchettare per bene i bagagli, che bisogna per giunta caricare con cura perchè la cornice bagagliaio non è grandissima ed è abbastanza in alto.

L’estetica che non ti stanca

Se da un lato il bicolor gioca sui contrasti cromatici e sulle sensazioni all’occhio, dall’altro tutte le chicche dell’allestimento N-Line sono tangibili e si toccano con mano. I paraurti appuntiti la dicono lunga, la calandra con il richiamo della bandiera a scacchi, l’accenno di diffusore al posteriore con annessa luce triangolare proprio al centro. Insomma tutti particolari che fanno capire fin da subito si tratti di un modello non esattamente comune, ma di un qualcosa di pensato e progettato ad hoc. Anche il doppio scarico sulla destra fa la sua trionfale comparsa, a ragion veduta perchè è associato ad un sound del motore niente male, perciò nulla di farlocco come si potrebbe pensare.

Vista posteriore con doppio scarico
Il doppio scarico posteriore è uno degli elementi dell’allestimento N-Line

Le linee tese la fanno da padrone su tutto il corpo vettura, con spigoli vivi direttamente nei fari e sui paraurti, proprio all’altezza di quelle prese d’aria che danno un tocco di sportività in più. Insomma un’auto decisamente giovanile e che può mietere successi in un pubblico che magari non arriva proprio alla prima auto ma ha già un minimo di coscienza e consapevolezza automobilistica in più.

Interni della Hyundai i20 N-Line in prova

Saliti a bordo la sensazione di piccolo scompare, facendo spazio ad un’abitabilità tipica del segmento. Purtroppo l’occhio cade subito sulla parte di plastica della plancia: grande e sporgente. L’hanno sagomata ed è filante, ma in effetti è davvero tutta plastica dura che avrebbero potuto sostituire con qualcosa di più pregiato. Ma una volta messa da parte l’idea di una plancia forse fuori tema la concentrazione vola su tutto il resto. Doppio display da 10,25 pollici per infotainment e strumentazione, badge N sparsi un po’ ovunque, anche sul volante (che non è piatto sotto ma è tondo), inserti rossi. D’altronde il rosso è quel colore vivo che richiama la sportività da tempo immemore, quindi è giusto che tutto lo richiami. Lo ritrovo sparso ovunque, dalle bocchette areazione fino al cambio, che in questo allestimento ha il pomello dedicato in pelle.

Cambio manuale Hyundai
Il cambio manuale a 6 marce dalla Hyundai i20

La seduta dei sedili sportivi è comunque buona così come lo spazio per i passeggeri posteriori. L’auto è omologata per cinque persone ma, per ovvi motivi date le dimensioni, il passeggero centrale sta un po’ stretto. Unica perplessità che mi ha suscitato è la presenza di una sola porta di ricarica USB posteriormente. Oggigiorno siamo tutti dipendenti da smartphone e siamo tutti sempre alla ricerca di punti di ricarica, al punto che solo una USB dietro non basta più. Ce ne sono due avanti, affiancate anche da una presa 12V con potenza massima di 180W, ma dietro i passeggeri sono stati un po’ più bistrattati.

Assistenza alla guida e multimedia

Uno dei grandi pregi che ho apprezzato nella prova di questa Hyundai i20 N-Line è la qualità del display strumentazione. Ottima risoluzione e temi studiati nel dettaglio, tanto che inserendo la modalità di guida Sport è bello vedere richiami al carbonio – noto composito utilizzato nel motorsport – e bandiera a scacchi. Se è vero allora che non si può decidere un tema personalizzabile, quelli predefiniti per ogni modalità di guida direi che sono sufficienti.

Interni Hyundai i20 N-Line
Plancia e interni della nuova Hyundai i20 N-Line

Lo stesso posso dire per il display infotainment, che ha un menù ramificato ed un software che a quanto pare gira fluido e senza particolari rallentamenti. Non un campione assoluto di velocità quando si digita un indirizzo sul navigatore, ad esempio, ma assolutamente in linea con la media del mercato.

Passiamo però a parlare di ADAS, cioè quei sistemi di assistenza alla guida (per chi non sa cosa siano ecco una guida sulle varie sigle e funzionamenti: Sistemi ADAS: cosa significano le sigle e come funzionano?). La piccola Hyundai ha una gamma di sistemi, tra i quali che sensori di parcheggio e retrocamera (non proprio ADAS veri e proprio questi, ma più comfort di guida), ma è la frenata automatica d’emergenza ad avermi colpito di più. Solitamente questo sistema è calibrato per dare un colpo netto di frenata, a prescindere dalle condizioni: o si attiva e inchioda oppure no. Sulla i20 l’attivazione è stata molto graduale, segno di un’ottima calibrazione software. Ha “letto” le condizioni – incolonnato nel traffico ed avvicinato all’auto che precede senza fermarmi subito – ed ha applicato una correzione idonea. Niente testa e parabrezza e niente pericolo per chi, magari, guida alle nostre spalle. Promossissimo!

La prova su strada della Hyundai i20 N-Line

Cerchio bicolor i20 N-Line
La nuova Hyundai i20 N-Line ha il cerchio bicolor diamantato da 17 pollici

Non appena ho dato il via al motore 1.0 da 120 cv e 172 Nm con impianto ibrido a 48V ho pensato immediatamente una cosa: “il sound sarà sinterizzato dalle casse dello stereo“. E invece no, la tonalità del motore è decisamente coinvolgente nonostante si tratti di un 3 cilindri compatto. Una delle prime note che fanno intuire come Hyundai non abbia voluto trovare un compromesso del quale accontentarsi con questa N-Line ma abbia assolutamente dato spazio alla sportività. D’altronde “se vuoi una N-Line vuoi qualcosa che richiami la sportività: eccoti servito!“.

Inforcando la prima con la leva corta del cambio manuale ed abbassando la leva del freno a mano (sì, c’è la leva e non il pulsantino del freno di stazionamento elettrico) si vola verso la strada. La spinta è piacevole fin da subito e l’impianto ibrido lavora in perfetta simbiosi con il motore termico. Il motore elettrico eroga 12,2 cv di picco, quindi sufficientemente capaci per riempire quei buchi di erogazione dove il motore termico magari fatica un po’ di più. Effettivamente il mild hybrid proprio questo fa, lo si può vedere dall’utilizzo batteria indicato nella parte centrale della strumentazione: quando si parte o quando è necessaria la ripresa ecco intervenire un po’ di spinta elettrica. In frenata (o rilascio) c’è poi il classico recupero dell’energia, che torna nella batteria.

Stop posteriori nuova i20
Il gruppo ottico posteriore della Hyundai i20

Essendo il motore un 1.0 l’unico limite arriva se lo spingete davvero in alto con i giri. In quel caso manca un po’ di corposità, ma non possiamo assolutamente aspettarci miracoli. In fin dei conti parliamo di un’auto piccola e che potrebbe essere usata in città o stradine di montagna. Non disdegna, comunque, anche trasferimenti autostradali, anche perchè 120 cv (più l’elettrico) su 1.165 kg in ordine di marcia sono un signor rapporto peso/potenza.

Assetto rigido, ma godibile

Proprio l’assetto delle sospensioni è il particolare che più mi ha fatto capire la vocazione sportiveggiante. Ovviamente è un setup dedicato alla N-Line, ma mantiene comunque il ponte torcente sull’asse posteriore ed i MacPherson all’anteriore. Di fatto ogni buca che prendete sentite che l’asse posteriore è molto rigido, al punto che trasmette qualche “botta” sulla cellula abitacolo. Niente di assurdo e soprattutto accettabile con i cerchi da 17″, tanto che con i 18 sarebbe stato forse troppo estremo.

Paraurti dedicati N-Line
I paraurti N-Line sono differenti dagli standard

Diverso il discorso invece sull’asse anteriore. Buona la direzionalità e viene trasmesso bene ciò che sta passando sotto le ruote. Il feeling di guida è molto positivo così come gli appoggi, soprattutto sui curvoni: merito a mani basse di una copertura da 215 su un’auto piccola e leggera!

Quali sono allora gli aspetti negativi? Si parla molto di questa frizione iMT, cioè una sorta di frizione wireless. Funziona bene, il pedale stacca in alto ma è…asettica. Non si avverte una sensazione realistica sotto al piede e questo potrebbe essere penalizzante. In più il cambio si è impuntato un paio di volte, anche se solo innestando la retromarcia. Un peccato, perchè al di fuori di questi due particolari l’esperienza d’uso è davvero intrigante.

Modalità di guida: quel particolare che non ti aspetti

Ho anticipato prima che la prova della Hyundai i20 N-Line mi ha portato avanti a tre modalità di guida differenti. Sono Eco, Comfort e Sport, più o meno denominazioni classiche. Con la Eco tutto è piuttosto soft e sono riuscito anche ad avere consumi di 21,4 km/litro tra Roma e Napoli via statale, che in città sono ovviamente scesi, ma comunque sempre in un intorno dei 17 km/litro. La modalità più ricercata e studiata è però la Sport, ovviamente. Dopo il tema sulla strumentazione arriva un particolare che mai mi sarei aspettato da una linea che richiama le versioni sportive: il rev matching. In pratica quando scali marcia l’auto da un colpetto di gas per allineare i giri motore con la marcia più bassa. Magari non serve a tutti, ma questo mostra la cura del dettaglio avuta con la i20 N-Line.

Strumentazione digitale 10,25 pollici
La strumentazione digitale è da 10,25 pollici

Il prezzo della Hyundai i20 N-Line

Seppur di i20 N-Line ce ne siano con due motorizzazioni, una da 100 cv ed una da 120 cv come quella avuta in prova, prendiamo in esame solo il prezzo della variante a 120 cavalli. Quindi il prezzo della Hyundai i20 N-Line 120 cv parte da 22.500 euro. Prezzo per un’auto divertente da guidare, non estrema, adatta ad un pubblico principalmente giovane e che vuole godersi un’auto un po’ più impegnativa della media, causa setup soprattutto sullo sconnesso.

Che ne pensi della prova? Ti è piaciuta? Ti lascio tutti i social per seguire il network di Test Driver e…ricorda di iscriverti al canale Youtube!

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