Non la ricordavo così la Megane

C’era una volta la Renault Megane, hatchback di segmento C della quale Renault ha tirato fuori ben quattro generazioni nei decenni. Poi ai piani alti della firma francese hanno deciso di cambiare, complice l’elettrificazione della gamma (e diciamolo, anche le normative sempre più stringenti). Nasce con una prova di forza la nuova Renault Megane E-Tech Electric, che taglia di netto con il passato in modo quasi sbalorditivo.

Se preferisci c’è anche il video della prova direttamente sul canale Youtube Test Driver, al quale ovviamente ti consiglio di iscriverti così da supportare tutto il lavoro che c’è dietro.

Renault Megane E-Tech propone nuove dimensioni

Come ho scelto di scrivere nel titolo del paragrafo, Renault Megane E-Tech propone nuove dimensioni. In tutti i sensi, perchè non solo apre la losanga a nuove opportunità ma…più semplicemente ha dimensioni esterne diverse dal passato. La lunghezza si attesta infatti a 4.21 metri complessivi, che si traducono in ben 15 cm in meno della variante con motore termico. Un’enormità se pensiamo a quanto potrebbero rendere più semplice la ricerca di un parcheggio in città, ma d’altronde i motori elettrici e le loro componenti occupano molto meno spazio dei motori termici. Cambia però anche l’altezza, che con la Megane E-Tech è di 1.51 metri. D’altronde la nuova Megane perde quella connotazione da berlina a favore di un’indole da crossover.

A questi valori si aggiungono poi due dati che sono interessanti. Da un lato il passo di 2,70 metri, tipico di una full electric e che offre spazio a bordo a sufficienza, dall’altro il peso. Nonostante si tratti di una BEV, la nuova Renault Megane E-Tech pesa “solo” 1624 kg in ordine di marcia. Ottimo dato considerando la media del mercato da questo punto di vista, ma gran parte del merito è dovuta sicuramente al pacco batterie alto solo 11 cm e posizionato nel pianale.

Nuova Renault Megane
La Megane E-Tech ha linee sinuose

Aspetto da crossover, linee filanti

Più ho guardato la Renault Megane E-Tech in prova e più mi sono chiesto come mai Renault abbia cambiato direzione così drasticamente. Non ha sbagliato, assolutamente, perchè ha tirato fuori dal cilindro (ok, forse non la migliore metafora da fare con queste auto) un modello non solo innovativo ma anche assolutamente accattivante. Un’auto alta ma allo stesso tempo capace di esprimere un senso di dinamismo piuttosto accentuato. Merito di un mix di linee e contrasti cromatici sapientemente studiati, come la curvatura del tetto, le feritoie ai lati del paraurti anteriore che canalizzano i flussi d’aria verso i freni e le luci di posizione a LED ben sagomate.

Come ogni auto elettrica la calandra anteriore è quasi del tutto chiusa, non avendo necessità estreme di raffreddamento. In Renault ne hanno approfittato per piazzare in gran bella vista il nuovo logo, la losanga pensata per il mondo digital (ne parliamo qui dei segreti dietro questo logo: Logo Renault: da Gilles Vidal la grande novità), di generose dimensioni e ben al centro. Si integra molto bene ed anzi diventa un elemento portante di tutto l’anteriore.

Posteriore Renault Megane
La Megane elettrica con fari posteriori ad effetto 3D

Ma è al posteriore che ho trovato magici i gruppi ottici con effetto 3D. Filamenti micro-ottici, questo hanno utilizzato per dare l’effetto di fili luminosi. Ci sono riusciti bene e con delle dimensioni molto contenute. D’altronde al posteriore esistono questi strettissimi fari ed una luce rossa orizzontale che percorre l’auto per tutta la larghezza, interrotta solo dal (grande, anche qui) logo. Poi c’è il lunotto, molto piccolo e che chiede necessariamente sensori e retrocamera per il parcheggio.

Prova interni Renault Megane E-Tech: spazio sì, ma anche plastica

Il volante della nuova Megane elettrica è…anomalo. Sì, mi ero ripromesso di scriverlo e l’ho fatto. A differenza dei volanti sportivi che hanno la parte piatta inferiormente, questo è piatto anche nella parte superiore. Scelta di stile sicuramente fuori dal coro ma comunque apprezzabile. D’altronde hanno tirato fuori un volante di generose dimensioni e con tasti che richiamano – ancora una volta – l’effetto 3D. Belli alla vista, discreti da usare, ma avendo uno strato lucido a copertura possono sporcarsi velocemente con le impronte e le ditate. Poco male comunque, c’è di peggio.

Volante piatto Renault
La forma particolare del volante Renault

Sulla versione di Renault Megane E-Tech Electric in prova plancia e sedili sono fatti in plastica riciclata, cosa che spinge ancora più in avanti il concetto di eco-friendly. Scelta che approvo, soprattutto perchè l’aspetto della plancia sembra ricercato ed i sedili non mancano di essere confortevoli. Anche al tatto il feeling è buono, allora per quale motivo non prenderli in considerazione?

Se però parliamo di plastica ed inserti in plastica di tipo tradizionale non mancano. Il tunnel centrale ha un grande e spazioso portaoggetti nella parte bassa, possibile poichè il selettore del cambio è diventato una leva dietro al volante. Le paratie sono mobili e quindi si gestiscono gli scompartimenti in base alle necessità, e questo è buono. In più anche sotto al bracciolo centrale c’è ulteriore spazio per gli oggetti da trasportare o di uso quotidiano. Quel che però non mi è assolutamente andato giù è stato l’imperiale. Lì, sotto al tetto, un pannello di plastica spoglio. Ci sono le luci di cortesia e si attivano anche con lo sfioramento, ma a dirla tutta sarebbe stato meglio disegnarlo diversamente.

Sedili in plastica Renault
I sedili in plastica riciclata non hanno nulla da invidiare a sedili tradizionali

Infotainment con Android Automotive e Living Lights, che meraviglia!

Una delle grandi novità che ha portato in auge la Megane elettrica è la disposizione dei comandi e display sulla plancia. In una forma a L rovesciata prende vita il sistema OpenR Link, un display da 12.3 pollici digitale per la strumentazione ed un 12″ per l’infotainment, quest’ultimo orientato in verticale. La strumentazione è minimal e può cambiare tema, seppur in ogni caso mantenga sempre un aspetto curato, elegante e non dispersivo.

L’infotainment è ulteriormente interessante, poichè si basa su Android Automotive. I possessori di device Apple non riconosceranno le icone, ma chi usa un dispositivo Android si troverà immediatamente a casa. Si ruota attorno al sistema operativo di Google, che rende tutto fluido e ben settato. Veloci le risposte ai comandi delle dita, ma soprattutto è a disposizione l’Assistente Google per alcune informazioni di bordo e per lanciare la navigazione con Google Maps. Con un classico “Ok, Google” parte l’ascolto e non perde un colpo. Chapeau a Renault che ha introdotto questo software, per giunta ora integrabile anche con l’app Waze (vedi anche le migliori app di navigazione sul mercato: Migliori applicazioni navigatore: la top 5), e sfruttato un display verticale. D’altronde oggi siamo abituati agli smartphone, che sono verticali.

Maniglie a scomparsa Renault
Le maniglie a scomparsa sono una chicca del design

Seppur ai più potrebbe non saltare all’occhio, nella nuova Renault Megane E-Tech come quella che ho avuto in prova ci sono le Living Lights. L’illuminazione abitacolo cambia colore in base all’ora del giorno ed in base alla modalità di guida selezionata. La stessa modalità non avrà però lo stesso colore rappresentativo tutto il giorno, ma al mattino saranno preferiti colori freddi e la sera colori caldi. Questo per seguire il ciclo circadiano

Prova su strada Renault Megane E-Tech

Renault Megane E-Tech Electric ha un solo motore, montato sull’asse anteriore. Sviluppa 220 cv di potenza massima e 300 Nm, opzione più potente rispetto alla variante da 130 cv e 250 Nm di coppia disponibile ugualmente sul mercato. Sfrutta una interessante coppia ed una buona reattività a qualsiasi pressione dell’acceleratore, regalando scatti immediati. Ovviamente l’attenzione da mantenere con Megane è di non esagerare con l’acceleratore su fondi scivolosi, altrimenti è facile far slittare le ruote di trazione, che “costringono” l’intervento dell’ESP. Seppur la velocità massima autolimitata a 180 km/h non sia alla pari di varianti termiche – ma comunque ben oltre i limiti consentiti sulle nostre strade – lo scatto è nettamente superiore e convince ancora di più di come i motori elettrici non siano privi di emozioni.

Test Megane elettrica
La prova della Megane elettrica

Ma visto che sono in tema di emozioni, spendo qualche parola per la dinamica di guida, fattore che durante la prova della Renault Megane E-Tech mi ha lasciato piacevolmente sorpreso. Vero che tutte le elettriche hanno le batterie sotto al pianale, poichè abbassa il baricentro e migliora la dinamica, ma con la Megane elettrica sono riusciti a tirar fuori anche un carattere piacevole. L’auto risponde bene ai cambi di direzione, non si avverte questo “peso” eccessivo che si porta dietro, come delle rivali. Si avverte una buona compattezza, con il corpo vettura che si muove uniformemente sotto i comandi dello sterzo. Insomma si guida davvero bene.

Renault Megane cerchi 2'0 pollici
La Renaut Megane E-Tech in prova con cerchi da 20 pollici

Discorso a parte deve essere fatto poi sui cerchi da 20 pollici. Enormi, monopolizzano la vista laterale dell’auto e tutto il passaruota, ma sulle asperità non fanno patire. Solitamente cerchi così grandi li abbiamo sempre immaginati su delle supercar, notoriamente non comodissime in città, ma qui la musica cambia. Oltrepassano buche e rattoppi senza incontrare grosse difficoltà. La problematica sorge solo quando si cerca più aderenza in fasi come la frenata: se si insiste davvero tanto con il freno entra in gioco l’ABS, poichè i pneumatici da 215 – per giunta con spalla piuttosto rigida – soffrono.

Autonomia Megane elettrica e dettagli ricarica

Il pacco batterie della versione in prova di Renault Megane E-Tech è da 60 kWh, il taglio più grande tra i due disponibili. Stando alle dichiarazioni di Renault si possono fare fino a 470 km, mentre io ne ho percorsi 420 prima di correre a ricaricare, seppur su tipologie di strade miste. Si sfrutta tanto il recupero dell’energia in frenata, che si regola con i paddle dietro al volante e che permette un fenomeno molto strano: in base al livello di recupero dell’energia il pedale freno scende, come se lo stessi schiacciando. Piuttosto antipatico come dettaglio, ma bisogna farci l’abitudine.

Presa CCS Combo Renault
Connettore per la ricarica Renault Megane E-Tech

Per ricaricare la Renault Megane elettrica alla colonnina si può invece optare sia per la ricarica in DC che AC. La corrente continua con presa CCS Combo ha una potenza massima di 130 kW, utili a ripristinare l’autonomia in meno di un’ora. Il fattore positivo discriminante riguarda però la ricarica in corrente alternata: con la presa di Tipo 2 si ricarica a 22 kW. Non 11, non 7.4, ma 22. Essendo le colonnine in AC le più diffuse sul territorio ho trovato questo dettaglio di una comodità estrema, poichè permette di caricare al doppio della potenza di altre auto alle colonnine che facilmente si trovano per strada.

Prezzo e conclusioni

In assoluto Renault ha voluto far cambiare del tutto rotta a quella che è tra le auto di punta del listino. Ha utilizzato il nome “Megane” per un’auto completamente diversa, ma che riesce comunque a catturare l’attenzione. Un concentrato di soluzioni tecnologiche e stilistiche che possono spianarle la strada verso l’apprezzamento del mercato, considerando anche il suo essere portabandiera del nuovo logo Renault, dato che è la prima auto sulla quale è stato adottato. Il prezzo di partenza della Renault Megane E-Tech Electric è di 36.800 euro, ma riferito alla versione con motore da 130 cv e pacco batterie da 40 kWh. Per la 220 cv e con pacco batterie da 60 kWh si parte da 42.300 euro.

Che ne pensi di questo cambio epocale che ha fatto Renault? Ti piace la Megane elettrica oppure l’avresti preferita diversa? Faccelo sapere direttamente sui nostri social e non dimenticare di lasciare un like!

Rispondi