Nuova Mazda 3 2021: com’è fatta?



Allora, partiamo da un presupposto molto chiaro: nel corso degli ultimi anni Mazda ha fatto passi da gigante. La Casa di Hiroshima guadagna sempre più consensi in Italia grazie ad una filosofia di design pulita e concreta. Less is more dicono, che in pratica significa che la semplicità è bella. Come dargli torto guardando la nuova Mazda 3 2021? Certo mi rendo conto che il montante C potrebbe far storcere il naso a qualcuno – ma sappiate che dal vivo è molto più bello che in foto – ma guardatelo nel complesso. Guardate il cofano lungo, i proiettori full LED anteriori uniti agli stop circolari posteriori. Sono tutte prove di una certa personalità e carattere ed in Mazda non si fanno di certo parlare dietro. Poi il colore nero che ci hanno affidato in prova esalta ancora di più due particolari: da un lato il contrasto, soprattutto notturno, con il bianco dei fari è estremamente elegante; dall’altro permette di scorgere meglio una chicca di design, la forma ad S che si genera nel riflesso degli sportelli.
Dimensioni della Mazda 3



Sappiate che Mazda 3 è una hatchback di segmento C. In effetti non tra le più piccole considerando che le dimensioni attestano una lunghezza di 4.46 metri per 1.795 metri di larghezza, ma sempre meno di una Honda Civic con i suoi 4.51 metri. Sapete dove si avverte maggiormente la lunghezza? Sul cofano anteriore. Piuttosto slanciato, bisogna farci l’abitudine durante la guida per evitare di incorrere in brutte sorprese. Mentre il posteriore è ben raccordato e lo sbalzo non è eccessivo. Sembra tutto inglobato bene nel più puro concetto di Kodo Design, la filosofia estetica di Mazda. Solo il doppio scarico sembra non immerso e coerente con il design più generale, ma almeno è un doppio scarico vero e non un vorrei-ma-non-posso.
Mazda 3 2021 ed interni neri: combinazione perfetta



Torniamo per un attimo al discorso dell’auto di Batman. Se la vernice carrozzeria nera ha già sottolineato l’eleganza della Mazda 3 che Mazda Italia ci ha dato in prova, gli interni total black non possono che confermarlo. Il cielo abitacolo nero e la selleria in pelle nera sono molto belli e pregiati. Magari d’estate vi faranno penare con il calore, non essendo proprio una soluzione “fresca”, ma quantomeno appagano l’occhio. Poi si conferma ancora una volta la qualità costruttiva che la firma giapponese ha raggiunto nel tempo. In effetti non ha nulla da invidiare a marchi più blasonati di pari segmento, soprattutto per un particolare: la plancia morbida in pelle. La potete accarezzare con la mano e dimenticare l’idea di plasticaccia, mentre vi beate nella pulizia complessiva delle linee. Il climatizzatore e le bocchette di areazione sono perfettamente integrate in orizzontale, ma purtroppo troviamo ancora gli inserti in nero lucido sul tunnel. Si graffiano troppo facilmente per passare inosservati, dobbiamo segnalarlo, seppur questa sia una (brutta) tendenza molto diffusa sul mercato automotive.
Spazio a bordo: bene avanti, meno dietro



Seduti al posto di guida è l’ergonomia tipica dei prodotti Mazda a stregare chiunque, con una impostazione dal tocco anche sportivo. La Casa è molto attenta a particolari come l’avere i pedali centrati ed in linea con la colonna di sterzo, cosa che – anche se inconsciamente – genera una sensazione di rilassamento e miglior feeling. Lo spazio vitale a bordo è poi sufficiente per gli adulti che occupano la fila anteriore, ma chi siede dietro è costretto a qualche acrobazia. La linea bassa del tetto costringe i più alti a chinarsi nel salire, così come lo spazio per la seconda fila non è il migliore della categoria. Un po’ ce lo si aspetta dalla Casa che ha ideato il Soul Red Crystal, visto che è una sorta di tratto distintivo in quasi tutte le sue auto.
Infotainment sulla Mazda 3: bello, ma non touch (per fortuna)



Mazda non è molto affine ai display touchscreen, per una questione di sicurezza. Lo schermo da 8.8 pollici dell’infotainment è infatti comandabile solo da rotellona e tasti sul tunnel centrale, ma in effetti sarebbe stato complicato da gestire con le dita: è posizionato in modo arretrato sulla plancia. Resta comunque ben visibile e non crea fastidio, ma con le dita proprio non ci si sarebbe potuti arrivare. Ottima la risoluzione e soprattutto un plauso a Mazda lo dobbiamo fare per la qualità delle telecamere perimetrali. Retrocamera, camera frontale e telecamere laterali sono tra le più definite in commercio; non soffrono di problemi nemmeno al buio e mantengono un’ottima qualità d’immagine. Chapeau sul serio, anche perché l’immagine è sempre fluida, quindi immaginiamo addirittura un’alta frequenza di refresh. Discorso un po’ diverso per la strumentazione. Mix tra analogico ed un display centrale che simula un ulteriore quadrante analogico. Anche qui la qualità e la risoluzione sono buoni, ma pecca nelle informazioni. Visto che i display aprono un mondo di informazioni – e visto che è un piacere giocherellare con i tasti ben posizionati sulle razze del volante – avremmo pensato di visualizzare qualche informazione in più. Magari in futuro, chissà…
Prova su strada Mazda 3 2021



Siamo allora arrivati al cuore della nostra prova su strada. La versione in prova monta un motore Skyactiv G in configurazione M-Hybrid, quindi un mild hybrid. Si tratta dunque di un 2.0 benzina aspirato da 150 cv, con annesso un piccolo motore elettrico. La prima assoluta percezione positiva di questo propulsore la si ha non appena lo si accende perché…non arrivano vibrazioni. Né sulla scocca, né sui pedali, né sul volante. Il bilanciamento meccanico – più un sapiente uso di silent block e studi su NVH – ha reso questo propulsore da riferimento. Vibrazioni assenti anche se sgasate da fermi, pensate un po’. Ad ogni modo l’aspirato di Mazda è un motore che deve essere capito. Non spinge come un turbo ed ai più potrebbe sembrare fiacco, ma ha comunque la sua grinta. Superati i 4.000/4.500 giri comincia a tirar fuori il carattere e lo porta fino ai circa 7.000 giri del limitatore. Da buon aspirato gira in alto quindi, anche se in valore assoluto non ha una corposità eccezionale. Il 150 cavalli può essere una buona scelta per chi non vuole spendere troppo in bollo e vuole limitare i consumi, sfruttando anche i benefici riservati alle auto ibride.
Il piacere di una guida analogica



Luci e ombre esistono per ogni auto e la Mazda 3 non è da meno. Se da un lato il feeling con il cambio automatico 6 marce che abbiamo provato non è stato dei migliori – soprattutto perché sappiamo bene che Mazda produce cambi manuali che sono una goduria da usare – dall’altro l’impianto frenante ha un pedale del freno che bisogna strizzare. Andiamo con gradi e parliamo prima del cambio. Gli innesti sono buoni e morbidi, tanto che quasi non si sente il passaggio da un rapporto all’altro. Questa caratteristica resta anche nella modalità Sport, che perciò non lo rende più ruvido. La logica di funzionamento però a volte tende a far tirare una marcia bassa più del dovuto, altre volte a non scalare in prima ad auto quasi ferma. Misteri dei software.
Sul fronte pedale del freno, invece, la natura più dura è per noi un punto a favore. Si guadagna maggiore sensibilità rispetto ad un pedale floscio, che perciò permette di dosare e controllare meglio la frenata. A patto, chiaramente, che non abbiate paura di “schiacciare” in caso di necessità. In caso non abbiate ancora fatto l’abitudine tranquilli, tra i vari sistemi ADAS – che funzionano un gran bene – c’è anche la frenata automatica d’emergenza (AEB).
A proposito, lo sapete che abbiamo realizzato una guida per comprendere le sigle ed il funzionamento di tutti i sistemi ADAS sulle auto? La trovate qui: Sistemi ADAS: cosa significano le sigle e come funzionano?
Sospensioni: dietro la Mazda 3 ha il ponte torcente



Una delle più chiacchierate soluzioni della Mazda 3 è l’adozione del ponte torcente sull’asse posteriore, abbinato ai McPherson anteriori. Noi ci interroghiamo sul perché. Provando la nuova Mazda 3 2021 abbiamo percepito una buona stabilità di marcia ed una fluidità generale del blocco sospensivo, anche nei cambi di direzione veloci, nei transitori lunghi oppure in fasi di carico stabile come potrebbe essere un curvone autostradale. D’altronde nonostante le linee possano far pensare ad altro ricordiamo che Mazda 3 non è un’auto sportiva, quindi soluzioni pregiate avrebbero rischiato di far aumentare il costo dell’auto per un beneficio che non solo non è detto arrivi, ma che nel caso non è detto venga apprezzato da tutti gli utenti. L’unico aspetto che ci sentiamo di evidenziare è che in caso di rattoppi prolungati sulla strada le sospensioni anteriori rimbalzano un po’. Non un comportamento che inficia la guida, ma è giusto segnalarlo.
Prezzo nuova Mazda 3 2021



Per portare a casa la nuova Mazda 3 2021 bisogna mettere in preventivo un prezzo di almeno 25.000 euro, che con il salire degli allestimenti possono tranquillamente arrivare a 30.000 euro o più.
Ma poiché non siamo tipi che si fermano solo all’articolo, qui sotto vi facciamo vedere anche il video che abbiamo realizzato con la Mazda 3 sul nostro canale Youtube (ovviamente vi aspettiamo, tutti iscritti!!!).
Che dite, vi sono piaciuti il nostro articolo ed il nostro video? Fatecelo sapere sui nostri social, che vi raccomandiamo di seguire per essere sempre aggiornati.
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La nuova Mazda 3 2021 in veste nera La nuova Mazda 3 2021 in colorazione nera Anteriore della nuova Mazda 3 2021 La Mazda 3 ha i fari full LED anteriori con luce bianca Cofano anteriore lungo Mazda 3, con cerchi da 18 pollici Cambio automatico a 6 marce Mazda 3 con inserti nero lucido Doppio scarico della nuova Mazda 3 2021 Il Kodo Design ed il montante C allargato della Mazda 3 Basge posteriore Mazda 3 con stop a LED Un panning durante la prova su strada della nuova Mazda 3 Plancia e interni Mazda 3 2021 total black Strumentazione mista analogica e digitale per la nuova Mazda 3 2021 Display infotainment 8.8 pollici che mostra anche disattivazione cilindri Volante in pelle e comandi ergonomici per la Mazda
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