Traiettoria: se ne sente parlare spesso, anzi sempre, quando si parla di guida sportiva.

Tutti i videogame simulativi di guida presentano una traiettoria (2D, 3D, dinamica o fissa) che può essere attivata o disattivata in base alle preferenze personali.

Cos’è e a cosa serve la traiettoria in pista

La traiettoria possiamo definirla come la linea da seguire per affrontare al meglio e nel modo più veloce una curva. Una traiettoria veloce ci permette di affrontare una curva nel minor tempo possibile, abbattendo e ottimizzando i tempi sul giro, ma dipende molto dagli obiettivi e situazioni di fronte cui ci troviamo.

Durante un giro di qualifica ovviamente andremo a cercare la traiettoria più veloce (e non più sicura), a differenza di una situazione di gara in cui la traiettoria più veloce potrebbe metterci in condizioni di lasciare l’interno all’avversario e perdere così una posizione preziosa.

La traiettoria nei simulatori

Grazie al mondo virtuale è possibile materialmente visualizzare la traiettoria in pista, che altrimenti nella realtà dovremmo immaginare o conoscere alla perfezione.

In base al videogame che utilizziamo la traiettoria può essere innanzitutto in 2D o in 3D, in base al modo in cui è posizionata rispetto al livello del suolo.

Caratteristica non sempre presente invece è la dinamicità della traiettoria: il colore varia in base alla velocità con cui affrontiamo una curva, permettendoci di capire se siamo al limite o meno.

Sia che giriate ad Assetto Corsa, MotoGP, F1 o GranTurismo, la traiettoria è presente e fondamentale per chi si approccia da neofita e non solo.

Conoscere la traiettoria migliore per ogni curva significa conoscere il tracciato, fattore che a sua volta permette di guadagnare secondi preziosi, come visto nell’articolo “Consigli: come migliorare i tempi sul giro al simulatore!”

La traiettoria consigliata è veramente utile?

Per chi è alle prime armi la risposta è: assolutamente si. 

La traiettoria ideale vi permette di imparare la pista e le curve, capire quando si va troppo forti o troppo lenti e migliorare le proprio performance. 

Ciò che è importante è imparare a non dipenderne tassativamente, poiché porterebbe a non memorizzare i riferimenti ambientali della pista; questi ultimi risultano fondamentali per poter superare i propri limiti e spingere sempre oltre, che sia per un hotlap o per capire se possiamo azzardare un sorpasso in gara tenendo una traiettoria diversa da quella “ideale”. 

La cosa migliore sarebbe arrivare a disattivare definitivamente la traiettoria quanto prima, così da essere maggiormente dinamici nella guida al limite e in tutte le condizioni possibili.

Ricordate inoltre che in condizioni di pioggia, o bassa aderenza in generale, bisogna ridurre le velocità di percorrenza in quanto l’auto e le gomme hanno un limite più basso rispetto a quello presente in condizioni di superficie asciutta e temperatura ottimale.

 

Grazie Racers per la vostra attenzione e buona navigata su test-driver.it!

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