Il taxi a guida autonoma è realtà

Se in tanti vi foste chiesti quando un taxi potesse essere effettivamente a guida autonoma, ecco la risposta. Il taxi a guida autonoma nato dalla partnership tra Motional – azienda leader nel settore della guida autonoma – ed il gruppo Hyundai Motor Group è reale e funzionante, seppur per vederlo effettivamente in giro bisognerà aspettare il 2023. Si tratta di un mezzo che unisce la guida a zero emissioni offerta da un’auto elettrica come la Hyundai IONIQ 5 e quella autonoma offerta dalla molteplicità di sistemi elettronici presenti a bordo.

Il robotaxi è riconoscibile dall’esterno

A differenza di un’auto tradizionale il robotaxi IONIQ 5 è ben riconoscibile dall’esterno. Sono montati circa 30 sistemi che consentono all’auto di guidarsi in completa autonomia, rientrando nella classificazione di guida autonoma di livello 4 SAE (ricordiamo che il livello 5 è il livello più alto, che Tesla aveva dichiarato di voler raggiungere entro il 2021: Guida autonoma: livello 5 entro il 2021 secondo Tesla). Radar, lidar e telecamere le permettono di avere una visione a 360° di ciò che la circonda. Considerando che dovrà districarsi da situazioni anche complicate il sistema di deep learning di Motional è al servizio di questi taxi a guida autonoma, così da poter contare su anni ed anni di sviluppo in scenari e contesti di guida sempre diversi.

Quando vedremo il taxi a guida autonoma?

Bisognerà aspettare il 2023, anno durante il quale la partnership tra Motional e Lyft porterà ad attivare la flotta di robotaxi. La IONIQ 5 sulla quale è basato permette anche notevoli autonomie e tempi di ricarica molto veloci, idonei quindi all’utilizzo in forma di taxi.

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