La sfida delle auto a guida autonoma

Nonostante tutte le Case automobilistiche stiano procedendo negli sforzi di rendere le proprie auto capaci di guidarsi da sole, il traguardo non è ancora vicinissimo. In Cina iniziano a circolare i robotaxi (ne abbiamo parlato qui: Taxi a guida autonoma: arriva il robotaxi IONIQ 5), ma in Europa l’azienda Vay ha un piano differente. Chiama in causa un conducente remoto, per ottimizzare l’uso delle auto e renderle più sicure.

Come funziona il servizio della startup Vay

Il conducente remoto di Vay
Il servizio di Vay prevede un conducente remoto che guidi l’auto quando questa non riesce a procedere da sola

La startup Vay ha iniziato a condurre una serie di test del servizio di car sharing lungo le strade di Berlino. Si tratta di una fase iniziale del servizio, ma ha un funzionamento particolare. Il cliente prenota l’auto per il suo tragitto, ma piuttosto che trovarla parcheggiata in strada mentre cammina viene raggiunto direttamente al punto di partenza indicato, come con Uber. All’interno della macchina non c’è alcun conducente fisico, ma il cliente stesso si siede alla guida ed utilizza l’auto a suo piacimento. Raggiunta la destinazione e lasciato il veicolo quest’ultimo sguscia via in completa autonomia. Guida autonoma vera e propria? No, perchè a guidarla da remoto c’è un conducente umano.

Il conducente remoto è il segreto

Postazione di guida autonoma
Ogni conducente ha una postazione di guida con tutti i comandi dell’auto ed un triplo schermo di controllo

Un conducente in carne ed ossa guida l’auto lungo le strade della città da remoto. Ha la sua postazione telematica dotata di tutti i comandi necessari alla guida – volante, pedali e leve – oltre ad un triplo schermo per controllare l’area attorno all’auto. Quando l’auto raggiunge situazioni nelle quali una eventuale guida autonoma non riesce ad avanzare ecco che interviene l’essere umano. La tecnologia ha una trasmissione dati a bassissima latenza, tanto che il driver umano ha il controllo della situazione in tempo reale. In futuro non si nasconde l’ipotesi di poter lasciare il comando completo alle auto, ma per adesso questa soluzione ibrida potrebbe ottimizzare l’utilizzo di ogni veicolo della flotta.

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