Il problema delle batteria

Uno degli interrogativi che più ci si pone sull’effettiva ecocompatibilità dell’elettrico è relativo alla produzione e, ancora di più, allo smaltimento delle batterie.

Queste hanno, infatti, una vita relativamente limitata, condizionata dal chilometraggio, dall’età, dal numero di cicli di carica e anche dal metodo con cui essa avviene. Cariche veloci pregiudicano l’efficienza degli accumulatori sul lungo periodo. E quando la capacità di immagazzinamento scende al di sotto del 70% di quella originaria, le batterie vanno cambiate.

Lo smaltimento nel rispetto dell’ambiente, però, ha costi estremamente elevati, che sfiorano i cinque euro al chilo.

Una soluzione che si sta diffondendo per ovviare a questo problema è il riciclo delle batterie per un uso statico. E Audi lo fa in grande.

Riciclo delle batterie secondo Audi

In collaborazione col provider tedesco RWE, Audi ha dato vita ad un impianto di stoccaggio molto particolare. Si trova ad Herdecke, in Germania, e rappresenta la nuova vita delle batterie usate sulle e-tron.

Sono stati adoperati gli accumulatori di 60 esemplari di pre-serie che, per quanto non più al massimo dell’efficienza, conservano ancora l’80% di capacità.

L’impianto è in grado di immagazzinare fino a 4,5 MWh, con costi di realizzazione bassissimi e un impatto ambientale pressoché nullo.

Audi si è posta l’obiettivo di raggiungere un bilancio “carbon neutral” entro il 2025, anche dando vita a collaborazioni del genere.

Un pacco batteria dell'Audi e tron
Il pacco batteria dell’Audi e-tron

Considerato il loro uso statico, la vita delle batterie di e-tron dovrebbe essere stata, secondo le stime, prolungata di un decennio.

Questo primo impianto, che ricopre una superficie di soli 160 metri quadri, è una sorta di esperimento. In base ai risultati ottenuti, RWE ha già annunciato che potrebbe costruirne di più grandi e con capacità maggiore.

Il CEO del distributore tedesco, Roger Miesen, ha infatti affermato che “l’immagazzinamento flessibile è cruciale per compensare le fluttuazioni nella disponibilità di energia rinnovabile e per stabilizzare la rete”.

Se l’intuizione di Audi dovesse rivelarsi giusta, questa potrebbe rappresentare una vera rivoluzione nel ciclo vitale delle batterie, con una notevole spinta verso le vendite dell’elettrico.

Voi cosa ne pensate? Un palliativo per aggirare il problema dell’inquinamento delle batterie, o effettivamente una risorsa per il futuro? Fatecelo sapere sui nostri social!

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