Le fasi di sviluppo di un’auto
Solitamente sviluppare un’auto richiede circa cinque anni di lavoro. Significa che tutto il team del progetto, quando inizia a lavorare su una nuova auto – non parliamo di restyling ma di modello inedito – sa che grossomodo vedrà la luce dopo cinque anni. Per questo motivo le Case auto hanno piani industriali particolarmente lunghi e riescono a dichiarare un numero di modello in arrivo entro un determinato lasso di tempo. Eppure c’è chi vede questi modelli molto prima del loro effettivo arrivo sul mercato. Non si tratta di dipendenti o collaboratori della Casa in questione ma di potenziali clienti. Com’è possibile che dei “comuni” clienti possano venire a conoscenza di un nuovo modello, addirittura vedendolo dal vivo, circa tre anni prima del suo arrivo? Con un Clinic Test.
Cos’è un Clinic Test e perché viene fatto?



In campo automotive un clinic test è un momento particolarmente delicato. Tre anni circa prima dell’ingresso in gamma di una nuova auto il mock-up, una sorta di prototipo in esemplare unico che serve ad avere una prima idea di come sarà la nuova arrivata, viene mostrato a selezionati clienti ed in ambienti estremamente controllati. Bisogna che il brand riesca ad analizzare tutte le impressioni che i fortunati candidati mostrano nel corso della loro esperienza. Tutto può essere un fattore di analisi, dalla voce ai movimenti. Il clinic test è un’arma potentissima per comprendere se la direzione presa dal design sia coerente e riconoscibile, ma soprattutto se intercetti o meno attenzione e gusti della fascia di pubblico che dovrebbe stimolare.
Come viene presentata l’auto
L’auto, o almeno il prototipo, viene presentato assieme ad altri modelli della gamma. Si crea una sorta di showroom in un ambiente nel quale tutto deve essere perfetto, per evitare di poter influenzare in qualche direzione il giudizio dei partecipanti. Il mock-up è tra le altre auto perché c’è bisogno di un paragone, così da riuscire a dare l’idea delle proporzioni e dimensioni. Le luci, la disposizione dei modelli, l’ingresso dei candidati, ogni cosa viene studiata nel minimo particolare. D’altronde dietro la preparazione di un evento del genere ci sono agenzie che si occupano esattamente di questo.
Come si partecipa a questi clinic test?



Attraverso sondaggi e studi le aziende incaricate di portare avanti i clinic test definiscono i candidati ideali. Valutano il loro profilo in base agli interessi, l’età, il sesso e tutto ciò che può essere in target con il modello in erba. Solitamente i partecipanti si candidano spontaneamente direttamente sui siti delle aziende, ma allo stesso tempo queste possono servirsi di sondaggi o simili per estrapolare altri profili d’interesse. Ovviamente la riservatezza è di fondamentale importanza, considerando che c’è di mezzo un progetto che vedrà la luce di lì a circa tre anni. Ecco che il giorno della “somministrazione” del prototipo ai candidati vengono adottate importanti misure di sicurezza.
Cosa succede se il test non va bene?
I partecipanti vengono analizzati dal team di sviluppo dell’auto, che anche in diretta – da dietro le quinte ed in separata sede per non influenzare i presenti – si interfacciano tra loro. Ovviamente nascono luci ed ombre, con soluzioni che possono o meno piacere e che richiedono revisioni. Difficilmente si blocca un progetto dopo un test del genere ma in passato c’è stato qualche stop definitivo a valle di un’esperienza di test completamente negativa. In generale, comunque, il test si svolge poco prima dell’approvazione definitiva del design così che possano essere corretti particolari che proprio non hanno convinto. Ovviamente da questi test sono esclusi dipendenti del brand, giornalisti o esperti del settore.
Fonte informazioni: Renault Group
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