Automobilisti italiani e la fiducia nelle proprie abilità di guida

Nei mesi di giugno e luglio 2021, Altroconsumo ha effettuato un’indagine raccogliendo le testimonianze di circa 1.700 automobilisti italiani – con età compresa tra i 18 e i 74 anni – sui loro comportamenti al volante. Dai suoi risultati è emerso come la scarsa sicurezza alla guida dei conducenti sia principalmente influenzata dalla smisurata fiducia che essi ripongono nelle loro capacità al volante e dalla loro convinzione di riuscire a dominare situazioni pericolose. Tuttavia, tale comportamento culmina spesso in eventi irreversibili. Le statistiche mostrano, infatti, come il 21% degli incidenti stradali coinvolgano feriti o, addirittura, decessi.

I principali comportamenti rischiosi sottovalutati al volante (e che minano la sicurezza alla guida)

La sicurezza nelle proprie abilità di guida porta gli automobilisti italiani a concedersi delle “rilassatezze” al volante. Tra queste si fa strada al primo posto, come comportamento più pericoloso, l’utilizzo dello smartphone. Il 27% degli intervistati ha infatti ammesso di inviare messaggi al volante, mentre il 17% afferma di dare un’occhiata online durante la guida.
A seguire, troviamo la guida in stato di ebrezza. Il 18% dei guidatori confessa di mettersi alla guida anche dopo aver alzato troppo il gomito giustificandosi di “guidare con prudenza” – sintomo ancora una volta dell’alto giudizio (di cui si è parlato sopra) che si ha nelle proprie abilità di guida.
Ancora, il 26% dei conducenti italiani dichiara di mettersi alla guida anche quando sopraffatto dalla stanchezza. Anche questa una scelta decisamente rischiosa, in quanto la stanchezza riduce nettamente la capacità di reazione.
Altre cattive abitudini riguardano l’utilizzo delle cinture di sicurezza; nonostante la maggioranza (circa il 90%) sostenga di utilizzarle su strade extra-urbane, sono molti di più quelli che ne fanno a meno in ambito cittadino.
Ulteriori comportamenti rischiosi degni di nota, che figurano anche tra le principali cause di sinistri stradali, sono il mancato rispetto: dei limiti di velocità – il 71% degli automobilisti ammette di superare di gran lunga il limite di 50 km/h imposto in città; in autostrada il 43% guida oltre i 150 km/h –  e della distanza di sicurezza, che riguarda 1 automobilista su 2.

allacciare la cintura di sicurezza
Il mancato utilizzo della cintura di sicurezza è tra le principali cause di sinistri stradali

L’assenza di controlli incentiva comportamenti rischiosi

Un ulteriore dato importante emerso dall’indagine è sicuramente l’idea comune che l’assenza di adeguati controlli di sicurezza incentivi gli automobilisti ad avere cattive abitudini alla guida. Difatti, la gran parte dei guidatori è convinta di riuscire a non essere sanzionata. 1 automobilista su 5 sostiene che il rischio di essere multati per eccesso di velocità sia molto basso. Così come il 16% degli intervistati reputa molto basso il rischio di sanzioni per guida in stato di ebbrezza. Stesso pensiero è condiviso per quanto riguarda l’uso dello smartphone.

Correggere le cattive abitudini per aumentare la sicurezza alla guida

Al fine di ridurre la percentuale dei sinistri stradali – che dall’indagine è risultata pari a poco più della metà degli intervenuti (52%) – è bene che si faccia maggiore pressione sugli automobilisti, invogliandoli a individuare le cattive abitudini e migliorarsi nel proprio stile di guida. A tal proposito, Altroconsumo propone il quiz “Sai come guidi?”, grazie al quale scoprire il proprio identikit da automobilista!

E tu che tipo di automobilista sei? Hai qualche cattiva abitudine? Faccelo sapere direttamente sui nostri social e non dimenticarti di lasciarci un like se ti è piaciuto l’articolo!

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