La Suzuki Swift Sport diventa hybrid
Suzuki è da tempo particolarmente attenta al mondo dell’ibrido, tanto che ha convertito tutta la propria gamma all’ibrido. La Swift Sport non è da meno, così è nata la Suzuki Swift Sport Hybrid.


Dal motore termico al motore ibrido il salto è…breve
La precedente generazione di Suzuki Swift Sport montava un motore 1.4 Boosterjet declinato con ben 140 cavalli, che considerando il peso dell’auto al di sotto della tonnellata faceva venire non poca acquolina in bocca agli appassionati. La Sport Hybrid ha leggermente cambiato le carte in tavola e propone comunque l’unità 1.4 Boosterjet, ma in questo caso sviluppa 129 cavalli e non più 140. Sembra un declassamento, ma c’è il trucco: da buona mild hybrid che si rispetti è stato affiancato un motore elettrico al termico, che quindi può vantare qualche cavallo in più (13,6 cavalli, per la precisione) offerto dall’energia che viene scambiata con il pacco batterie agli ioni di litio posto sotto al sedile conducente. Il peso complessivo dell’auto è aumentato di qualche decina di chili fino a circa 1.050 kg visto che gli ingegneri hanno aggiunto tutto il necessario per far funzionare la parte elettrica – non solo batteria e motore ma anche cavi e centraline -, ma sulla carta la coppia è meglio utilizzabile e soprattutto ad un range di giri nettamente più basso rispetto a quanto fatto in precedenza.
Vi proponiamo esattamente nel box qui sotto la prova che abbiamo fatto della Suzuki Swift Sport in versione termica. Così, tanto per gradire!
L’estetica che (non) fa la differenza
Se vi aspettate una differenza estetica tra la versione Sport e la versione Sport Hybrid della Suzuki Swift rimarrete delusi. E meno male, perchè troviamo che la personalizzazione dei paraurti, dei passaruota, della griglia frontale e del posteriore siano decisamente riuscite. Sarebbe stato un peccato cambiarle, magari addirittura togliendo il doppio scarico posteriore che se è vero che non suona quanto ci aspetteremmo almeno è figo da vedere! Quindi nulla di diverso e formula che vince non si cambia affatto, tranne che per qualche targa “Hybrid” spara qua e là, ma questo ovviamente è il minimo sindacale! Chapeau Suzuki, formula che vince non si cambia. Si diceva così…?
Interni Swift Sport: spazio ad ADAS ma…


I giapponesi una cosa la sanno fare e la fanno decisamente bene: gli ADAS. Seppur ormai i sistemi di assistenza alla guida siano ampiamente sdoganati, vedere un apparato così completo su un’auto di questo segmento non è cosa da tutti i giorni. Perchè Suzuki Swuft Sport Hybrid ha praticamente tutto ciò di cui si ha bisogno, dal Cruise Control Adattivo fino al monitoraggio angolo cioeco degli specchietti, dal mantenimento di corsia fino alla frenata d’emergenza. Anzi, se proprio dobbiamo dirla tutta la frenata d’emergenza ha un allarme particolarmente conservativo, al punto che ci ha costretti di tanto in tanto a disattivare il radar perchè in città suonava – bello acuto e presente (!) – ad ogni semaforo. Ma se dal punto di vista tecnologico ed elettronico la piccola di Hamamatsu non si fa mancare niente, le plastiche dell’abitacolo magari lasciano un filo a desiderare. Avremmo gradito un po’ di attenzione in più su particolari come i tasti degli sportelli o il layout del display infotainment touchscreen da 8 pollici, oppure ancora sulle bocchette climatizzatore. Plastica anche dura, che fa tornare con i piedi per terra un’auto che ha le carte in regola per volare. Fortuna che i sedili sportivi con poggiatesta integrato sono molto belli da vedere, contenitivi e soprattutto riscaldati. Un toccasana nelle giornate più fredde ed una coccola decisamente apprezzata.
Prova su strada Suzuki Swift Sport Hybrid
Arriviamo dunque al clou della prova, a quella parte che scalpitate di leggere o di vedere (tanto il link a youtube per gustare la prova completa è poco più sotto!), che risponde alla domanda “ma come va su strada questa Swift?”.
La risposta è: alla grande.
La Sport Hybrid riesce a far capire quello che è il concetto di “auto tuttofare”. Di base è un modello dal carattere sportivo e pensato per far divertire, ed in effetti è quello che fa. Ti permette di girare per stradine di montagna con il coltello tra i denti come se stessi in piena cronoscalata, con il motore che gira felice e soprattutto ti accompagna con una coppia vigorosa fin da subito. Sono 235 Nm già disponibili a 2.000 giri, una cosa non da poco, ma soprattutto la parte elettrica fa in modo che non appena si prema l’acceleratore ci sia una risposta dal powertrain. Repentina e soddisfacente. Certo superati circa i 4.000 giri tende un po’ a “sedersi” e perdere di vigore, ma considerando che la stragrande maggioranza del tempo di guida lo si passa al di sotto di questa soglia, visto che non siete sempre lì a tirare ogni marcia al limitatore come se non ci fosse un domani, è tutto sommato un carattere che può andare bene.


Ma abbiamo detto che la Swift Sport Hybrid è un’auto tuttofare, perchè?
Quando vi rilassate e volete tornare a casa dal vostro percorso misto, magari vi imbattete nella città e nei suoi tipici percorsi tutto sommato sconnessi. Spesso le sportive cominciano a soffrire queste percorrenze e i nervi distesi in uno svago guidato tornano a fior di pelle.
La Swift Sport Hybrid invece riesce a non soffrire in città, rivelandosi una compagna perfetta anche per il tragitto casa-ufficio quotidiano. I cerchi da 17 pollici sicuramente aiutano a digerire il pavè meglio di un eventuale diametro da 18″, ma in ogni caso le sospensioni sono tarate alla perfezione per far in modo che siano assorbite le sollecitazioni dovute alle sconnessioni. Questo è un bene per evitare anche danni causati dalle buche, ma c’è da sottolineare che lo scotto da pagare è tutto di chi vuole approcciarsi ad un’attività più pistaiola, visto che in tal caso il setting sospensivo è cedevole e bisogna rimaneggiarlo un po’. E magari anche un piccolo upgrade ai freni, che funzionano bene ma visto il diametro potrebbero surriscaldarsi facilmente in caso di intensa attività di pista. Diverso il discorso per il cambio manuale a sei marce, che ti accompagna senza impuntarsi esattamente verso la marcia che la testa ha pensato di innestare; forse ha la rapportatura un po’ corta per i trasferimenti autostradali poichè in 6a a 130 km/h il motore è a buoni 3.000 giri.
Conclusioni e prezzo Swift Sport Hybrid
La Suzuki Swift Sport Hybrid è, come vi abbiamo spiegato, un’auto dal carattere forte ma che grazie al suo peso contenuto ed a scelte progettuali quantomeno votate all’efficienza si sposa alla perfezione sia con un utilizzo quotidiano che del fine settimana. Il tutto con un consumo di circa 6.3 litri / 100 km. Ovviamente, come anticipato, qui sotto ci sono il video completo della prova e la fotogallery!
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Pubblicato da Claudio Anniciello
Guido, mi diverto, ve lo racconto. Nato come collaudatore prototipi, votato al giornalismo auto e appassionato di tutto ciò che può essere guidato. Nel weekend pilota/istruttore in pista su supercar, in settimana Collaudatore/Youtuber/Filmaker/troppe cose. Non guido quando dormo perché non posso. Non ancora, almeno. Mostra tutti gli articoli di Claudio Anniciello
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