Se si pensa ai tracciati più famosi e conosciuti al mondo si pensa subito a Monza, Spa, Silverstone e tanti altri, ma solo uno è riconosciuto da molti come il più folle, difficile e affascinante fra tutti, il Nurburgring Nordschleife.

Anche detto l’inferno verde, il Ring negli anni è stato protagonista di storie eroiche e purtroppo anche di tante tragedie. Da quando fu aperto nel 1927 il Green Hell è stato sfidato da migliaia di temerari, ma solo pochi sono riusciti a sconfiggerlo.

nurburgring 1927
Una delle prime versioni del Nurburgring nel 1927

Un po’ di storia del Nurburgring

Il tracciato attraversa tre comuni diversi: Adenau, Nürburg e Müllenbach nell’Eifel. Originariamente era diviso in due “anelli” principali, il Nordschleife (anello nord), da 22,810 km e Il Südschleife (anello sud), da 7,747 km. Nel tempo però il complesso subì profonde modifiche, con la parziale demolizione dell’anello sud e la creazione del Gp-Strecke, una zona del tracciato di 5km usata per le competizioni di massimo livello.

Oggi vengono usate tre configurazioni principali, la endurance che comprende sia il Nordschleife che il Gp-Strecke, quella per i turisti (che abbiamo affrontato di persona qui: Come correre e girare al Nurburgring: non solo track day con N-Rent) che utilizza solo l’anello nord e quella standard per i Gp di F1 nella parte Gp.

Mappa Nurburgring
La rappresentazione delle varie configurazioni del Nurburgring nel corso degli anni

Test al Nurburgring: perché è un ottimo banco di prova?

Il Ring è decisamente un circuito atipico. Lungo, pieno di curve (170 per il solo anello nord), dossi , salite, discese e chi più ne ha più ne metta. Pensate che in una delle prime configurazioni non c’erano neanche le protezioni al lato della pista ma c’erano solo alberi.

Ma quindi perché i vari costruttori testano e sviluppano le loro auto su questo circuito (come per esempio Ford: Ford Puma ST, interessante foto al Nurburgring: Puma RS?)?

Essendo paragonabile ad un tratto di strada chiuso al traffico, il Ring riesce a portare tutte le componentistiche di una vettura al limite. Un solo giro sui suoi 22km corrispondono a centinaia di km su strada normale o su un normale tracciato.

L’inferno per la dinamica di un veicolo

Prendete una strada di montagna, tortuosa, che metta a dura prova i freni, le gomme e le sospensioni. Moltiplicate tutto ciò che succede in quel tratto di strada per 100. Il Nurburgring riesce a far capire nei minimi particolari il comportamento dinamico di una vettura. Il fondo stradale sempre diverso, le condizioni atmosferiche che cambiano da una parte all’altra del circuito, riescono a far estrapolare una grande mole di dati in poco più di 8 minuti.

 Nurburgring dall'alto
Una vista dall’alto del Nurburgring

Per quanto riguarda le sospensioni, il tracciato tedesco è ricco di avvallamenti, dossi, curve veloci e lente. Tutto ciò permette di studiare le sospensioni, il loro funzionamento e le loro criticità in situazioni piuttosto diversificate. Una delle zone del tracciato dove le sospensioni più vengono sfruttate è sicuramente la zona del Karussell, curva sopraelevata simbolo del tracciato, con una pendenza di 16° che espone le sospensioni del veicolo ad uno stato di compressione per un periodo prolungato. Leggenda vuole che se percorrendo il Karussell le sospensioni non si rompano, non si avranno problemi durante l’utilizzo quotidiano.

karussell Nurburgring
Il famoso karussell del Nurburgring, una curva in pendenza molto difficile da affrontare e molto impegnativa per le sospensioni

Freni e gomme sono due aspetti molto importanti su qualsiasi tipologia di vettura, che sia una sportiva o un’utilitaria. Al Ring infatti non vengono testate solo auto prestazionali ma anche auto normali. I numerosi allunghi e le frenate in discesa sfruttano completamente la potenza frenante dell’impianto, simulando un utilizzo estremo e prolungato nel tempo. Stress termici ed intervalli di durata sono i focus principali sui quali i Costruttori si concentrano nel corso dei giri sul tracciato tedesco.

Numerosi sono invece i produttori di pneumatici che fanno girare i prototipi delle loro nuove gomme. Come già detto il tracciato simula nella maniera più estrema possibile tutte le condizioni in cui si troverebbe lo pneumatico in un utilizzo giornaliero. Possono essere valutate forti deformazioni della carcassa, escursioni termiche importanti e aderenza su diverse condizioni di asfalto. Ricordiamo che il Nurburgring, per sua stessa (enorme) estensione, è soggetto anche a condizioni meteo differenti nel corso dello stesso giro. In più, essendo in una zona continentale, d’inverno le temperature sono piuttosto rigide e c’è anche la neve.

Motori ed aerodinamica

Prima di parlare di queste due componenti è giusto chiarire una cosa sulla morfologia della zona. Il punto più alto del tracciato si trova a circa 620M sul livello del mare, il punto più basso a circa 300M. L’elevazione del circuito cambia per l’intera durata del giro, una cosa anomala per un circuito. Ciò però lo rende perfetto per testare l’efficienza sia aerodinamica che del motore con temperature e densità dell’aria differenti.

Diagramma del cambiamento di altitudine del Nurburgring
Un diagramma del cambiamento di altitudine del Nurburgring

Cosa c’è di meglio che testare un motore per 22km tutti fatti a fuoco? Il raffreddamento, il movimento dei fluidi all’interno del motore e tutta la meccanica vengono messe a dura prova lungo tutto il giro. In caso di compromissione dell’impianto di raffreddamento o lubrificazione, dovuti anche alla dilatazione termica dei materiali che hanno lunghi periodi di esposizione ad alte temperature, gli ingegneri hanno una strada da percorrere per lavorare a favore di affidabilità.

L’aerodinamica gioca un ruolo fondamentale in tutte le auto ad alte prestazioni del mercato odierno e non è un caso se quasi tutte vengano testate al Ring. E’ come se fosse una grandissima galleria del vento, e vento è un termine appropriato. Durante il giro sono molte le variazioni di velocità e direzione del vento che una vettura affronta. Riuscire a generare un carico utile ad affrontare le curve più veloci del tracciato anche in condizioni non ottimali è d’obbligo per un’auto sportiva. La presenza di curve da affrontare a velocità differenti e la presenza di lunghi rettilinei lo rendono ottimo anche per sviluppare un’aerodinamica attiva funzionale.

Nurburgring curve
Uno dei settori più spettacolari del Nurburgring

I record del Nurburgring al di fuori dei test

Sono tante le case automobilistiche che giocano a chi gira più veloce al Ring. Il motivo è semplice: teoricamente l’auto più veloce al Ring potrebbe essere anche la più veloce su altri circuiti. La vettura stradale con il giro record al Nurburgring al momento è la Porsche 911 GT2 RS Manthey-Racing (6:38.84), seguita dalla Mercedes-AMG GT Black Series (6:43.62) e dalla Lamborghini SVJ (6.44.97).

Porsche 911 GT2 RS Manthey-Racing
Porsche 911 GT2 RS Manthey-Racing, la detentrice del giro più veloce al Ring per auto stradali

La più veloce in assoluto è la Porsche 919 Evo Le Mans con 5:19. Ricordiamo che è una macchina sviluppata partendo dalla LMP1 Porsche ma che non rispetta nessun regolamento. Porsche è molto legata al circuito tedesco, infatti prova tutte le sue vetture lungo le impervie curve del Ring, come per esempio la nuova 911 ibrida (Porsche 911 ibrida: in giro al Nurburgring con qualcosa di strano). Mentre con la nuova Cayenne Turbo ha ottenuto un fantastico record di categoria (Porsche Cayenne Turbo Coupé: record al Nurburgring prima del lancio)

Porsche 919 hybrid evo
Porsche 919 hybrid evo durante un giro al Nurburgring

Il Nordschleife è sicuramente uno dei circuiti più affascinanti, pericolosi e famosi del mondo. Presenta centinaia di caratteristiche diverse e racchiude centina di storie degli eroi che hanno provato a batterlo, tutte storie letteralmente trascritte sull’asfalto di questo capolavoro.

Vi lasciamo con il video del nostro primissimo giro al Nurburgring Nordscleife, un’emozione per tutti gli appassionati di auto!

E voi che ne pensate? Per voi è utile testare le auto al RIng? Fatecelo sapere sui nostri social e non dimenticate di lasciarci un like e di seguirci!

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