Lo scoppio dei conflitti in Ucraina ha portato ad un aumento del costo dei carburanti. Questo aumento vertiginoso sta portando non pochi problemi al mondo dei trasporti e non solo. Le sanzioni fatte alla Russia, il blocco dei commerci con la stessa e altre cause indirette hanno portato a tutto questo disagio economico. Di seguito andremo ad analizzare tutte queste cause, rispondendo alle domande più frequenti rispetto a questo aumento del prezzo di benzina, diesel, GPL e – soprattutto – metano in questo marzo 2022.

Come mai il prezzo dei carburanti è così alto?

Ormai il prezzo della benzina e del gasolio ha tranquillamente superato i €2 al litro (ne abbiamo parlato anche nel corso dell’ultima puntata di Motorcast – il Podcast di Test Driver in diretta il lunedì sera alle 21.00 su Twitch qui: https://www.twitch.tv/testdriverlive). Questo perché il prezzo dei carburanti è molto soggetto alle fluttuazioni del mercato e ai tassi di cambio. Per quello che riguarda le fluttuazioni del mercato a causa del conflitto in Ucraina si è raggiunto uno dei prezzi più alti dal 2008. Infatti, il Brendt (il petrolio estratto nel Mare del Nord) ha raggiunto quota 140 dollari al barile, molto vicino al valore massimo avuto nel 2008 di 147 dollari al barile. Questo aumento si riflette direttamente sul prezzo finale. Nel momento in cui scriviamo l’articolo il prezzo è sceso, per fortuna, sui 110 dollari al barile, ma la forte incertezza dovuta al conflitto fa sì che ci sia sempre una grande preoccupazione su ulteriori aumenti.

Non solo! Dato il fatto che l’acquisto del petrolio viene fatto tramite il dollaro, noi europei paghiamo anche il fatto che nell’ultimo periodo l’EURO ha perso valore rispetto al dollaro nel cambio. In questo modo si può dire che per certi aspetti le aziende europee dovranno spendere di più per poter acquistare il petrolio grezzo a causa del cambio sfavorevole in questo momento. L’aumento dei prezzi è anche dovuto a fattori geopolitici e ad accordi internazionali che portano alcuni Stati che producono il petrolio grezzo, come l’Arabia Saudita, a porsi in una situazione difficile a causa del conflitto e dei rapporti tenuti con la Russia e gli stati europei.

Come mai il diesel ha raggiunto e superato il prezzo della benzina a marzo 2022?

Una delle questioni più dibattute è quella del raggiungimento del prezzo del diesel rispetto a quello della benzina. Solitamente siamo abituati a vedere un prezzo inferiore del diesel, ma il mercato e le esigenze energetiche portano anche a questo. Infatti, col taglio delle importazioni di gas naturale dalla Russia, tutte le centrali elettriche a gas ne hanno risentito. Così il Premier Mario Draghi ha annunciato che si sarebbero riaperte delle vecchie centrali elettriche per garantire la fornitura a tutta la penisola di energia elettrica. Queste centrali sono o vecchie centrali a carbone in disuso o centrali che stavano subendo una riqualifica. Per questo adesso è aumentata la domanda di combustibili come il carbone o il gasolio, che ha portato ad un ulteriore aumento di quest’ultimo per una sempre presente legge di mercato.

Ma lo Stato non può fare nulla?

Sì e no! Da un lato la variazione dei prezzi dei carburanti è fortemente legata agli andamenti del mercato. Se quindi aumenta il prezzo del petrolio questo si rifletterà direttamente sul prezzo finale e in questo lo Stato non ha molto potere.

Un discorso diverso è da farsi sulle accise, perché il prezzo dei carburanti è costituito solo in parte dal prezzo di mercato e dai costi logistici. Una buona parte è costituito dall’IVA e dalle accise che noi paghiamo direttamente allo Stato. Da questo punto di vista lo Stato potrebbe anche intervenire, visto che alcune delle accise fanno riferimento a obiettivi ormai risolti come la ricostruzione dopo il disastro del Vajont del 1963, dopo l’alluvione di Firenze del 1966, il terremoto del Friuli del 1976, dell’Irpinia 1980 e molti altri. Contiamo anche il fatto che l’IVA viene calcolata sia sul prezzo netto che sulle accise, diventando di fatto una doppia tassa.

Di fatto dalla rilevazione del Ministero della Transizione Ecologica datata 07 marzo 2022 si è visto che il prezzo medio dei carburanti era diviso nel seguente modo:

Carburanti (€/1.000 litri)PrezzoAccisaIVANetto
Benzina1.953,14728,40352,21872,53
Gasolio auto1.829,33617,40329,88882,05
GPL853,55147,27153,92552,36

Si può ben notare che accise e IVA rappresentano il 57% del prezzo della benzina e il 53,5% del gasolio.

Speriamo che questo articolo porti maggiore consapevolezza su quello che sta succedendo al prezzo di benzina, gasolio e GPL a marzo 2022. Ovviamente ci auguriamo che questa situazione si risolva il prima possibile non solo per tornare ad uno stato di normalità, ma soprattutto per la crisi umanitaria che sta investendo l’Ucraina e indirettamente l’Europa.

Ricordiamo di condividere l’articolo e seguire Test Driver su tutti i social per rimanere sempre aggiornati!

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