Da quando è stata lanciata per la prima volta sul mercato, Hyundai Bayon ha suscitato dei pareri controversi e contrastanti. Merito (o colpa?) di un’estetica molto originale, che la differenzia in modo netto dalle altre proposte sul mercato. Fattore però che non pregiudica la meccanica, che a differenza dell’estetica non vige di un parere soggettivo ma è indiscutibilmente oggettiva. Tutto questo è stato confermato dalla prova di Hyundai Bayon 2023, che si è rivelata essere ancora una volta una proposta…validamente fuori dagli schemi.
Se ti va ricorda che abbiamo già pubblicato il video della prova di Hyundai Bayon direttamente sul canale Youtube. Ecco il player qui sotto!
Parola d’ordine: freccia!
Alla base del design di Hyundai Bayon c’è il concetto della freccia. Viene più volte ripreso ed è fautore anche delle linee a spigolo vivo che possono lasciare perplesso l’osservatore. Ritroviamo le frecce – tanto per citarne un paio – direttamente sui montanti C e sui gruppi ottici posteriori. Questo design porta a creare superfici con sfaccettature molto particolari, al punto che la Bayon è un qualcosa che non si era ancora visto in giro.
Curioso un dettaglio: l’anteriore. Ad oggi conosciamo già com’è fatta la Hyundai Kona 2023 (ne parliamo qui: Hyundai KONA 2023: scheda tecnica e novità), ma ai tempi del lancio di questa Bayon le linee sarebbero potute passare inosservate. Eppure quelle luci di posizione a LED così sottili all’anteriore e le linee delle prese d’aria non nascondono un filo conduttore con l’ultima arrivata coreana. Potremmo quindi vedere la Bayon come un’anticipatrice.


Diverso il discorso invece al posteriore, la parte più discussa in assoluto. Tanto vetro, tanto nero, una linea spigolosa ed una linea rossa orizzontale che si estende per tutta l’auto. Guardare la Bayon di profilo evidenzia questa coda appuntita – che per inciso crea un’ulteriore freccia – ed incarna uno stilema che Hyundai ha avuto il coraggio di pensare (prima) e provare (poi). Adesso a prescindere dal gusto estetico personale di ognuno di noi, chapeau ai coreani per essere usciti da una sorta di comfort zone che avvolge un po’ tutti i brand.
Dimensioni Hyundai Bayon 2023 in prova: si tratta di un crossover!
Ufficialmente la Hyundai Bayon 2023 come quella in prova rientra nel segmento dei crossover. Con la sua lunghezza di 4.18 metri appartiene in assoluto ad una di quelle fasce più gettonate oggi sul mercato. Ed in più è l’unica esponente, attualmente, che Hyundai può schierare in tal senso. Fino alla precedente generazione di Hyundai Kona, infatti, i suoi 4.21 metri di lunghezza anzi potevano far sembrare sovrapposte le due auto, ma con la nuova generazione e la lunghezza salita a 4.36 metri c’è stata una presa di autonomia da parte di entrambe. Poi l’altezza da terra di 18.3 centimetri non può che aiutare in una grande molteplicità di situazioni, mentre il bagagliaio da 321 litri è influenzato dalla presenza della batteria agli ioni di litio del sistema ibrido, che “rosicchia” un po’ di spazio.


In questo modo Hyundai Bayon assume un ruolo chiave all’interno del listino dei coreani, rappresentante che raccoglie un testimone importante e da non sottovalutare. Un testimone però che porta avanti con tenacia e con grinta, conscia di avere al suo arco frecce garantite da un percorso di crescita che Hyundai porta avanti da tempo e dal quale raccoglie interessanti frutti.
Interni ben distribuiti e molto pratici
La prima sensazione in assoluto che ho avuto salito a bordo di Bayon 2023 è la somiglianza con la Hyundai i20. Si trova una plancia praticamente uguale, soprattutto nella parte centrale – quella del climatizzatore – che si proietta direttamente verso i passeggeri (qui la prova di Hyundai i20: Prova Hyundai i20 N-Line: ma siamo sicuri non sia una N camuffata?). Questo però porta alla stessa considerazione: plastica. La zona centrale vive di parecchia plastica dura, che però ha una connotazione di stile in più dato che non prova ad essere dissimulata con trame strane, ma in Hyundai hanno preferito darle un colore ed una superficie liscia, così da essere di fatto un grande inserto.


Tra le interessanti scelte di stile c’è il volante, su tutte. Quattro razze. Strano ma vero, Hyundai sta differenziando il design dei propri volanti. Se da un lato vede – tanto per citarne uno – il due razze della gamma IONIQ, qui invece c’è un esercizio di stile completamente differente. Bello da vedere e sicuramente personale, poi risulta nella media in quanto a numero di tasti e plastica costruttiva.
La leva manuale del freno a mano si erge tra due sedili dall’ergonomia piuttosto curiosa. Chiedono un po’ di tempo in più per trovare la propria posizione ideale di guida, ma una volta centrato il punto supportano bene, sfruttando un’imbottitura comoda e fianchetti piuttosto pronunciati.
Display e tecnologia di bordo
Se c’è una cosa sulla quale Hyundai non pecca assolutamente, quella è la tecnologia. Dietro al volante c’è la strumentazione completamente digitale con display da 10,25 pollici, una diagonale ormai standard e che troviamo in modo piuttosto diffuso nel settore auto. Bello ma, soprattutto, definito. Una strumentazione che cambia tema assieme alla modalità di guida ma che, alcuni dati centrali a parte, non lascia tantissimo margine alla personalizzazione. Un pannello ormai consueto per la firma coreana e che offre una certa continuità anche trasversalmente tra i tanti modelli.


Al centro della plancia c’è invece il display dell’infotainment, un pannello touch sempre da 10,25 pollici. Centro nevralgico di comando, dal quale tutto prende vita. Software veloce nel funzionamento, icone piuttosto stilose e ben definite. Insomma un compagno di vita a bordo che permette di svolgere tutte le funzioni necessarie durante la guida e per l’intrattenimento. Nella parte inferiore ci sono tasti a sfioramento per le macroaree, che comprendono anche il classico tasto preferiti per creare una scorciatoia verso una funzione che utilizziamo maggiormente. Tutto questo, magari, con il telefono collegato con il mirroring – Apple Car Play o Android Auto – mentre si ricarica a induzione nel portaoggetti avanti la leva del cambio.
Prova su strada Hyundai Bayon 2023
Diamo direttamente un po’ di dati tecnici di questa Hyundai Bayon 2023 in prova. Sotto al cofano il motore è il 1.0 tre cilindri, con una potenza di 100 cavalli ed una coppia massima di 175 Nm. Si tratta però di un’unità mild hybrid, quindi ha anche un piccolo motore elettrico con impianto a 48 V che serve a dare supporto in fasi complicate di funzionamento. Tutto questo si traduce in una grande linearità. Se è vero che 100 cavalli possono sembrare pochi per gli standard attuali, sulla Bayon – merito peso ed apporto elettrico – non creano grandi problemi. Anche i detrattori del frazionamento a tre cilindri devono ricredersi sul funzionamento di questo propulsore, che è piacevole, pronto e relativamente elastico. Certo conosce dei limiti quando si punta alla parte alta del contagiri, ma sarebbe strano il contrario.


A supporto c’è poi un cambio manuale a 6 marce con frizione denominata iMT. Se da una parte si tratta di una trasmissione manuale, dall’altro ha il vantaggio di avere una frizione comandata elettronicamente. Non c’è proprio un collegamento fisico tra pedale frizione e pacco frizione, con il vantaggio che il sistema può far veleggiare il motore senza dover togliere la marcia (cosa che non sarebbe possibile in modo automatico, essendo di fatto un cambio manuale). L’unico contro è che il pedale frizione risulta un po’ filtrato e difficile da interpretare nel primo periodo di guida. Fatta l’abitudine anche questo però può essere un problema che si dribbla con sapienza e tranquillità.
Assetto comodo e cittadino
Nonostante il Rev Matching – il colpetto di gas in scalata per rendere più fluido l’innesto della marcia – che si attiva automaticamente in modalità Sport, Hyundai Bayon non vuole essere un’auto sportiva. Sarebbe ovviamente strano il contrario. L’assetto delle sospensioni è morbido e cittadino, fatto per affrontare la giungla urbana che solitamente troviamo sotto le ruote nella quotidianità. A questo si aggiunge anche il volante comodo e morbido a suggellare un’indole da compagna di vita a tutto tondo. Il limite arriva in caso di buche profonde o spigoli netti. Ecco, in questo caso il setup trasmette qualche scossone agli occupanti, nonostante l’altezza da terra ed i cerchi da 17 pollici che non sono assolutamente estremi.


Per finire diamo un po’ di spazio al cambio manuale a 6 marce, frizione iMT parte della quale già ne ho parlato più su. L’unità sulla Hyundai Bayon in prova non ha mostrato il fianco a particolari critiche, al punto che non sarebbe necessario nemmeno andare a ricercare una versione automatica. Si tratta di un cambio piacevole ed onesto, con la leva che si accompagna in modo fluido e senza particolari intoppi.
Consumi e prezzo di Hyundai Bayon 2023 in prova
Come sempre voglio chiudere la prova con due dati interessanti, consumi e prezzo. I consumi del motore 1.0 di Hyundai Bayon si sono assestati nella media dei 4,8 litri/100 km, considerando una variabilità di strade affrontate. Città, statili ed autostrada, i chilometri percorsi durante la prova hanno portato a questo risultato, d’altronde 100 cavalli non sono assolutamente assetatissimi. Per portare a casa la Hyundai Bayon bisogna mettere in preventivo un prezzo a partire da 23.400 euro.
Che ne pensi di questa proposta di Hyundai in un segmento molto combattuto? Faccelo sapere direttamente sui social e non dimenticare di lasciare un like!
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