Una pepata, piccola inglese

Fin da quando se ne ha memoria, la piccola MINI ha sempre fatto battere il cuore degli appassionati. Se poi alla piccola inglese aggiungi la magica targhetta John Cooper Works tutto si fa ancora più succulento. Allora non ci siamo voluti tirare indietro dalla prova della MINI John Cooper Works, soprattutto con l’aggiornamento fatto per il 2021 (ne parliamo proprio qui: Mini John Cooper Works restyling 2021: scheda tecnica e cosa cambia). Per l’occasione abbiamo scelto il Circuito del Sele di Battipaglia (SA), che ci ha gentilmente ospitati.

Scarico posteriore MINI
Posteriore della MINI JCW con vista del doppio scarico

Piccola fuori…

La MINI è la MINI. Ed in quanto MINI è…mini. Giochi di parole a parte la piccola pepata John Cooper Works non abbandona le dimensioni esterne delle versioni standard. Lunghezza di 3,87 metri, larghezza di 1,724 m ed altezza di 1,41 m la fanno entrare di diritto in quella schiera di auto “piccole”. Il passo di circa 2 metri e mezzo, invece, fa realizzare quanto gli sbalzi anteriore e posteriore siano davvero contenuti. In pratica la MINI è una sorta di cubo con le ruote agli angoli, tutto a favore di dinamica di guida. Ma di questo ne parliamo dopo.

Logo MINI nero
Il logo MINI è nero sulla JCW

La John Cooper Works viene poi personalizzata non solo con i badge dedicati un po’ ovunque, ma anche con paraurti dedicati sia anteriore che posteriore. Quest’ultimo poi ingloba un diffusore con al centro il doppio scarico, in pieno family feeling con ciò che ci ha sempre abituati ad ammirare la firma inglese (che però fa parte dell’universo BMW). Restano poi le forme squadrate soprattutto grazie a montanti quasi verticali, che possono o meno piacere.

…piccola dentro!

No, in realtà dentro la MINI 3 porte non è piccola, a patto che la si utilizzi in due. Lo spazio vitale per chi siede in prima fila è stranamente ampio per un’auto di queste dimensioni, merito del parabrezza molto verticale che – otticamente – sembra essere “distante”. Però i posti dietro, solo due visto che c’è il bracciolo fisso al centro, sono riservati ai più bassi. Certo, se conducente e passeggero non sono alti possono slittare con il sedile e trovare una posizione per alloggiare due passeggeri di media altezza alle loro spalle, ma è comunque un compromesso. Niente di nuovo e, soprattutto, niente di strano da un’auto parecchio più corta dei 4 metri, quindi basta esserne coscienti e non cercare l’impossibile.

Interni nuova MINI
Gli interni della MINI con volante e display infotainment

In compenso estremamente belli i sedili. Poggiatesta integrato e ben profilati, con badge JCW ed aggressivi, danno un tono molto racing alla simpatica inglese. Non i sedili più morbidi del mondo, ma tanto non dovrete spararvi 8 ore di fila no-stop lungo le strade del mondo, giusto?

Volante grosso e ben profilato porta con sé la strumentazione mobile. Questa è una delle migliori intuizioni di MINI, che permette di spostare la dashboard assieme al volante quando lo regolate. In questo modo non verrà mai coperto dalla corona. Strumentazione che poi sembra completamente digitale ma nasconde un trucco: il contagiri ha una lancetta analogica, ma è così “saturata” dietro al vetro opaco che sembra replicata da un display.

Infotainment: si conferma una soluzione già testata

Infotainment Mini 2021
Grande oblò con display 8.8 pollici infotainment MINI 2021

La diagonale del display infotainment di bordo è da 8.8 pollici ed è un touchscreen all’interno del classico cerchio illuminato con tecnologia LED. Accattivanti le grafiche e reattivo il software, permette di gestire tutte le informazioni dell’auto, media, navigazione, radio ed anche Wikipedia. Sì, perché essendo un sistema connesso permette di ottenere suggerimenti su cosa c’è da vedere nei dintorni di dove siete nel momento in cui controllate. Oltre che con il tocco si comanda anche con pulsanti e rotella sul tunnel centrale, mentre gli altri comandi fisici che troviamo nell’abitacolo sono i più classici switch aeronautici. Dallo Start&Stop all’ESC fino al colore dell’illuminazione interna, tutto si comanda da questi simpatici tastini. Anche accensione e spegnimento motore hanno un tasto simile, ma più grande, rosso e con un LED ring che pulsa, tanto perchè ha voglia di accendersi…

Il momento atteso: la prova MINI John Cooper Works

E finalmente accendiamo la piccola hot hatch, dando vita al motore 2.0 benzina da 231 cavalli e 320 Nm di coppia. La prova della MINI John Cooper Works però comincia con una perplessità: perché non darle una “voce” migliore? Serve subito uno scarico aftermarket, perché l’originale ha un sound troppo “tappato”.

Prova in pista nuova MINI JCW 2021
La nuova MINI JCW 2021 impegnata in un appoggio in curva in pista

Tra le curve del Circuito del Sele la JCW 2021 sembra essere fin da subito a suo agio. Il canonico Go Kart Feeling per il quale è stata tanto elogiata in passato trova la sua reinterpretazione anche su quest’ultima evoluzione della belva di casa, fiera dei suoi stop posteriori a forma di Union Jack. Ottimi e veloci cambi di direzione sono l’arma vincente nel suo arsenale, mentre il motore che sale in modo progressivo aiuta a non mettere in crisi l’asse anteriore – di trazione – in curva. Si arriva a fine contagiri con una spinta costante che non mette mai in difficoltà. Il risultato è che in uscita di curva l’assenza del differenziale meccanico si sente, perché avrebbero potuto metterlo, ma dosando bene il gas si limita tantissimo un eventuale sottosterzo.

Scarico stock MINI John Cooper Works 2021
Lo scarico originale della nuova MINI John Cooper Works 2021

Estensione e compressione delle sospensioni lavorano per limitare i movimenti della carcassa della John Cooper Works 2021, permettendo alle Pirelli PZero di primo equipaggiamento di assolvere saggiamente al loro lavoro. Di contraccolpo l’assetto extrarigido della MINI fa patire le strade comuni, quelle con i tombini, i rattoppi ed il temutissimo pavè. Bisogna andarci piano, seppur le sospensioni siano state migliorate nell’assorbimento delle asperità con un settaggio dedicato delle alte frequenze. Con i cerchi da 18 pollici però, se non volete bozzare uno pneumatico (o peggio ancora…) a settimana vi conviene guidare tranquilli.

La prova della MINI John Cooper Works è divertente, però…

Un difetto questa MINI lo ha, ed è il settaggio del cambio. Parliamo di un automatico 8 marce che è un po’ pigro nel seguirvi a dovere. Quando la modalità di guida è su Green o su Mid lavora per cercare di mantenere basso di giri il motore, a volte con qualche incertezza sul rapporto giusto e su una eventuale scalata quando si preme l’acceleratore. Attivando la modalità Sport però ci si aspetterebbe il massimo. Resta lento, soprattutto chiedendo ai paddle dietro al volante scalate multiple per una staccata. Siamo d’accordo che è un utilizzo al limite questo ed è quindi una condizione estrema, ma ci interessava segnalarlo.

Felicità durante la prova della MINI
Sorriso stampato in volto durante la prova della MINI JCW

In compenso, a proposito di staccata, un elogio è per i freni, considerando l’impianto di serie. Buon mordente, buona prontezza e interessante feeling con il pedale del freno, duro come un sistema da gara. Sicuramente questo farà sorridere chiunque dovesse mettersi alla guida.

In definitiva cosa pensiamo della MINI John Cooper Works 2021?

Ufficializziamo il nostro pensiero! Dopo la nostra prova della MINI John Cooper Works 2021 possiamo dire che è un’auto più matura rispetto al passato, con il quale però continua a mantenere un forte legame. Buona la guida, seppur con qualche sbavatura, è idonea a chiunque voglia divertirsi un po’ tra le curve, che siano di un tracciato (non esageratamente grande) o di un passo di montagna.

Il prezzo della MINI John Cooper Works 2021 è di 34.400 euro.

Vi lasciamo anche con il video della nostra prova in pista, direttamente dal canale Youtube Test Driver (così magari vi iscrivete anche, che è cosa buona e giusta, no?).

Qui sotto ci sono tutti i link ai vari social, per seguirci e non perderti nemmeno un aggiornamento! Ci sembra doveroso ricordarlo!

E non dimenticare di condividere l’articolo con i tuoi amici, che magari potrebbero essere interessati quanto te (o addirittura di più) a questa piccola peste d’oltremanica!

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