Un ritorno in grande stile


Come far intersecare la linea di sviluppo della Fiat 500 e quella dell’elettrificazione? Oltre che con la Fiat 500 hybrid, non poteva che arrivare la Fiat 500e, dove ovviamente “e” sta per elettrica. Ma i più informati e smaliziati sapranno che il modello attualmente in commercio di 500 elettrica non è stato il primo in assoluto. Tempo fa venne commercializzata una 500 elettrica solo per la California, ma il progetto non si espanse molto e addirittura Fiat andava in rosso ad ogni vendita. Adesso invece l’interesse è tutt’altro che basso verso le elettriche, quindi ecco il ritorno in grande stile di una piccola italiana mossa dalla sola elettricità. Ed ecco la nostra prova della Fiat 500 elettrica.
Fuori stilosa, molto più della termica


A differenza di quanto si possa immaginare la Fiat 500 elettrica differisce non poco dalla termica. In primis per le dimensioni: la Fiat 500e misura 3,61 metri in lunghezza (+4 cm della versione termica), 1,68 m in larghezza (+ 6 cm dalla termica), 1,48m in altezza ed ha un passo di 2,32 m (+2 cm dalla variante benzina o diesel)
Ma mettendo un momento le dimensioni da parte si vede un’estetica diversa. Da buona auto elettrica la calandra anteriore è quasi del tutto piena. Non necessitando di troppa aria per raffreddare ne approfitta per mettere in bella mostra un enorme logo 500 cromato, che fa il suo effetto assieme alla forma dei gruppi ottici a LED e delle luci diurne, sempre a LED. Queste ultime hanno poi metà della circonferenza direttamente sul cofano anteriore, scelta che spezza il design e rende il frontale molto intrigante. Lungo la linea di cintura non esiste una maniglia ma uno scavo al di sotto del quale troviamo un pulsante per aprire elettricamente la porta; al posteriore chiude una forma dei fari che richiama la E di electric – o magari elettrico, visto che siamo italiani – e la grande assenza di uno scarico. Ovviamente.
A dare alla nuova Fiat 500 elettrica della nostra prova ancora più stile ci pensano le frecce anteriori: una sorta di pinna. Spuntano dai lati del cofano e “tagliano” l’aria. Forse una delle chicche di design più belle viste nel mondo automotive da anni a questa parte.
Essendo poi l’auto in prova in versione cabrio è ovvio che bisogna darne menzione, ed è anche un piacere in questo caso. Cabrio perché c’è un motivo: la capote in tela scende tutta, lasciando solo la cornice dei montanti in posizione. Quindi si crea un vero spazio aperto sia per chi siede avanti che per chi siede dietro, che si trova a godere dell’aria aperta proprio come su una classicissima decappottabile. Non è un semplice tettuccio apribile di tipo standard, dunque. L’unico neo è che quando la capote è tutta aperta la visibilità posteriore diminuisce.
Prova interni Fiat 500 elettrica: c’è qualcosa di strano?


Salendo a bordo della italiana elettrica salta subito all’occhio un particolare sul tunnel centrale, ancora prima anche di realizzare che il volante è a due razze come la 500 originale: non c’è una leva cambio e tutta la connessione tra tunnel e plancia è assente. Tunnel quindi che si interrompe e lascia spazio fino al tappetino, con possibilità di aprire un portabibite. Poi i vani portaoggetti la fanno da padrone: un enorme pozzetto nel tunnel, un altro sotto al bracciolo, un portatelefono con carica ad induzione al centro della plancia, un grande cassetto sotto la plancia ed i classici vani nelle portiere sono ben distribuiti e permettono di riporci qualunque cosa. Con anche la possibilità di chiudere una sorta di tendina per non lasciare gli oggetti in bella vista.
Il cambio è sostituito da dei semplici pulsanti a centro plancia, proprio sotto i tasti a pianoforte del climatizzatore. Tutti i comandi hanno una buona ergonomia e si raggiungono facilmente, ma a proposito di ergonomia il plauso bisogna farlo ai poggiatesta anteriori del sedile: grandi il giusto ma assurdamente comodi. Peccato che i posteriori non siano dello stesso avviso. Fortuna che lo spazio per le gambe è leggermente aumentato altrimenti dietro sarebbero stati graditi solo dei bambini.
Una chicca della 500 elettrica: dall’interno le porte si aprono con un tasto. Bello e con un feeling molto premium, ma in ogni caso c’è anche uno sblocco meccanico d’emergenza.
Tra display strumentazione e infotainment “Cinerama”


Sul fronte display ecco un’altra grande – fortunatamente – differenza che esiste tra la 500 elettrica e la 500 termica. Il display strumentazione è un 7 pollici sul quale sono concentrate tutte le informazioni in modo sufficientemente ordinato (peccato per la plastica di contorno che non è esattamente il massimo…), ma l’infotainment in formato “Cinerama” attira l’attenzione. La diagonale del pannello è da 10 pollici ed ha un fattore di forma allungato, che quindi lo porta ad essere molto rettangolare piuttosto che quadrato. Sensazione al tocco piacevole e software intuitivo e veloce da usare. Capitato un solo impuntamento nel corso di tutta la prova di questa Fiat 500 elettrica, ma superati alcuni secondi di stallo tutto è tornato alla normalità.
Che dire poi dei sistemi ADAS (che per chi non sappia di cosa si tratta ecco un elenco dei vari sistemi, i loro acronimi ed il funzionamento: Sistemi ADAS: cosa significano le sigle e come funzionano?)? Funzionano bene soprattutto sul centraggio di corsia dell’auto, che legge alla perfezione le linee a terra a mantiene l’auto giusto al centro delle linee.
Consiglio: limitate la sensibilità dell’alert frenata automatica d’emergenza, altrimenti l’auto “leggerà” possibili pericoli ed impatti ovunque in città. Un filino…stressante.
Prova su strada Fiat 500 elettrica


Finalmente la possiamo silenziosamente accendere questa Fiat 500 elettrica, per lanciarci nel cuore della prova. Tralasciando il jingle della strumentazione quando si accende o spegne l’auto, il sistema AVAS – suono di avvertimento di movimento auto elettrica per avvisare i pedoni – si presta ad una chicca: la prima volta che superate i 20 km/h all’esterno vengono riprodotti alcuni secondi della colonna sonora di “Amarcord”, sulle note di Nino Rota. Tipico richiamo alla “Dolce Vita”, tutto italiano. E simpatica trovata, bisogna ammetterlo.
Fiat ha centrato un taglio di potenza ideale in relazione alla dimensione dell’auto ed al suo utilizzo
Guidare la 500 elettrica è comunque facilissimo. Risponde molto bene ai comandi e soprattutto all’accelerazione, da buona auto elettrica. Ha a disposizione 118 cavalli e 220 Nm di coppia che sono esattamente il giusto. Davvero. Fiat ha centrato un taglio di potenza ideale in relazione alla dimensione dell’auto ed al suo utilizzo. In più una potenza non esagerata permette di raggiungere autonomie interessanti. L’auto in prova ha la batteria da 42,5 kWh, la più grande a disposizione, e siamo riusciti a raggiungere anche 380 km di autonomia utilizzandola al 90% in città ed il restante lungo le statali. Considerando che Fiat dichiara 300 km in uso misto e poco oltre i 400 per uso cittadino non sembra male.
Strizzando il volante a due razze comunque si apprezza una buona qualità generale ed un carico non stancante. Si gira davvero con un dito e tutti i comandi necessari sono a portata di dito.
Se provate a guidare di notte in città, lontani dal caos giornaliero ed essendo da soli in strada, apprezzerete una appagante sensazione di relax
Certo se si vuole alzare il ritmo non è l’ideale perché il volante diventa un minimo impreciso, ma questa non è affatto l’auto da poter strapazzare tra le curve, nonostante il baricentro abbassato dal pacco batterie nel pianale – unito alla maggiore larghezza – abbiano reso questa versione elettrica ben piantata a terra rispetto la sorella a combustibili fossili: bisogna godersela apprezzandone la silenziosità, senza vene gonfie sul collo e l’orologio che segna appuntamenti ai quali si sta per arrivare tardi. E quando si parla di silenzio non si scherza, tanto che se provate a guidare di notte in città, lontani dal caos giornaliero ed essendo da soli in strada, apprezzerete una appagante sensazione di relax. Nemmeno il rotolamento pneumatici è al punto da infastidire…
Tre diverse modalità di guida


Sul tunnel centrale c’è una rotella e serve per cambiare la modalità di guida tra le tre disponibili. Normal è la modalità standard, alla quale si affiancano la Range e la…Sherpa. Non abbiamo idea del perché Fiat abbia pensato di chiamare così una modalità di guida, fatto sta che è la più morigerata. Serve a provare a raggiungere a tutti i costi una colonnina, limitando la velocità a 80 km/h – nelle altre il limite è posto a 150 km/h -, riducendo l’assorbimento del climatizzatore e di sistemi superflui. In Range queste limitazioni non ci sono, ad esempio, ma viene attivata la modalità di guida One Pedal.
Usare la modalità One Pedal significa accelerare e frenare con un solo pedale, l’acceleratore. Schiacciandolo l’auto accelera, come di consueto, mentre in base a quanto – e quanto velocemente – viene rilasciato l’auto frena grazie alla frenata rigenerativa. E frena anche molto forte, tanto da accendere gli stop posteriori ed arrivare anche a fermarsi del tutto. Questa è una caratteristica che, in Range e Sherpa, ottimizza al massimo il recupero dell’energia in frenata, importantissima per le auto elettriche, anche perché non è regolabile in altro modo. Ad esempio la Mazda MX-30 che abbiamo provato aveva i paddle dietro al volante per regolare i livelli di rigenerazione, leggi la prova qui: Prova Mazda MX-30: l’auto elettrica che diventa un salotto.
Ricaricare la Fiat 500 elettrica
Come consuetudine anche la Fiat 500 elettrica la si può ricaricare sia alle colonnine sia ad una wallbox a casa sia ad una normale presa di casa da 220 V, usando il trasformatore con presa Schuko. Nel caso delle colonnine la si ricarica sia in AC (corrente alternata) che in DC. Nel primo caso si arriva a 11 kW di potenza – notevole considerando che non è scontato nemmeno per auto full electric avere questa potenza in AC -, nel secondo fino ad 85 kW. Durante la nostra prova della Fiat 500 elettrica abbiamo caricato con la presa CCS Combo in DC ed il massimo valore raggiunto è stato di 45 kW. Sufficienti comunque a caricare la batteria in circa un’ora. Ricordate poi che il range più veloce da ricaricare è tra il 20% e l’80%, oltre il quale la potenza di ricarica si abbatte.
Abbiamo pubblicato su Youtube anche un interessante calcolo su quanto costa caricare la Fiat 500 elettrica. Calcolatrice alla mano abbiamo fatto un confronto tra il costo di ricarica ed il costo di una eventuale auto benzina o diesel. Trovate tutto nel video qui sotto.
Prezzo Fiat 500 elettrica
Arriviamo infine alla parentesi sul prezzo. La Fiat 500 elettrica, escludendo l’allestimento Action che ha una batteria meno prestante, parte da 29.000 euro. Se preferite la Fiat 500 elettrica cabrio, come quella in prova, bisogna sborsare 2.000 euro in più.
Al solito vi lasciamo con la prova completa sul nostro canale Youtube, per guardare l’auto con i vostri occhi e…ascoltare la colonna sonora di Amarcord!
Prova su strada della nuova Fiat 500 elettrica Il nuovo design delle luci di posizione della 500 elettrica Il paraurti e la piccola calandra danno spazio al grande logo 500 Le nuove frecce a forma di pinna ai lati della 500e Profilo con capote abbassata della Fiat 500e cabrio Il posteriore della nuova Fiat 500 elettrica con capote abbassata Il logo della 500 elettrica dietro al cofano Il logo 500e della 500 elettrica sul montante C I cerchi specifici per la 500 elettrica Il motore elettrico della nuova Fiat 500e cabrio da 118 cavalli Il volante a due razze della nuova Fiat 500 elettrica con comandi al volante Infotainment cinerama sulla nuova Fiat 500 elettrica Particolare volante a due razze dalla 500e Volante e plancia della nuova 500 elettrica Vista degli interni e display della nuova Fiat 500e Interni della nuova 500 elettrica con sedili anteriori e posteriori
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