Scopriamo la nuova Mercedes EQS
Piano piano, un poco alla volta, si cominciano a scoprire le carte della nuova Mercedes EQS, l’ammiraglia elettrica che il brand di Stoccarda è in procinto di lanciare sul mercato. Per adesso conosciamo solo una sagoma, ma ha già iniziato a far parlare di sé per un sistema particolarmente innovativo, così come siamo abituati a vedere sulle ammiraglie della Stella. Si tratta dell’Hyperscreen, una nuova rielaborazione di infotainment e plancia che accompagnerà tutti i passeggeri grazie al consueto sistema Mbux.
Una cornice larga (quasi) come l’intera plancia
La grande particolarità di questo nuovo Hyperscreen che Mercedes ha svelato sfruttando il CES 2021 sta nella grandezza. Si tratta innanzitutto di un blocco unico largo quasi quanto la plancia intera, una cornice lunga circa 1 metro e mezzo e che ingloba al suo interno diversi display touchscreen per i comandi di bordo. Queste dimensioni ciclopiche permetteranno di avere sempre tutto a portata di mano e cercheranno così di permettere una migliore fruizione della tecnologia e – soprattutto – dell’intrattenimento di bordo. D’altronde le sempre più spinte capacità di guida autonoma che stanno cominciando ad offrire le auto, con Mercedes che compie sensibili passi in avanti in modo rapido e deciso, rendono fondamentale il settore intrattenimento.


Zero Layer e intelligenza artificiale
Dietro la progettazione del nuovo Mercedes Hyperscreen ci sono dei concetti radicati e interessanti. Da un lato c’è la sempre più sviluppata intelligenza artificiale di Mercedes, che riesce ad apprendere la abitudini ed adattarsi di conseguenza a quento richiede il conducente, addirittura memorizzando informazioni come l’adattamento delle sospensioni in un preciso tratto di strada, così da riproporlo successivamente con l’ausilio del GPS; dall’altro a Stoccarda hanno pensato al modus operandi “Zero Layer”, per il quale i dati fondamentali da visualizzare non bisogna pescarli all’interno di qualche menù, ma saranno sempre visualizzati e fruibili immediatamente, così da non creare distrazione e permettere di avere tutto sotto controllo.
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Pubblicato da Claudio Anniciello
Guido, mi diverto, ve lo racconto. Nato come collaudatore prototipi, votato al giornalismo auto e appassionato di tutto ciò che può essere guidato. Nel weekend pilota/istruttore in pista su supercar, in settimana Collaudatore/Youtuber/Filmaker/troppe cose. Non guido quando dormo perché non posso. Non ancora, almeno. Mostra tutti gli articoli di Claudio Anniciello
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